La segretaria UIL Sanità Matera Tonia Labarbuta e il segretario UIL FPL Matera, Francesco Coppola hanno inviato una lettera ai vertici dell’Asm per chiedere misure di protezione collettive ed individuali per il rischio biologico provocato dal Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Misure di protezione collettive ed individuali per il rischio biologico Covid-19. Documento del 19/03/2020.
Egregi,
dopo aver preso visione del documento in oggetto, in rappresentanza ed esplicitazione di considerazioni pervenuteci dagli operatori in prima linea e nello spirito esclusivo di propositività che la contingenza richiede, Vi rappresentiamo quanto di seguito:
Cosi come già esplicitato nella delegazione trattante del 17 marzo u.s., ribadiamo la necessità stringente di una informazione di base capillare e sistematica. Capiamo sicuramente le difficoltà oggettive, ma lo sforzo massimo in tal senso deve essere compiuto e sicuramente non sono sufficienti le informazioni e formazione on-line. Come facile capire tra gli operatori sanitari vi è uno stato di tensione e preoccupazione che va in qualche modo gestito e governato.
Oltre al lavoro, ad ogni livello, di chi ha la competenza gestionale, vi chiediamo urgentemente, di approntare all’interno della struttura “Psicologia del Lavoro”, un centro di ascolto e operativo atto a dare risposte e rassicurazioni agli operatori che ogni giorno di più necessitano ti tale assistenza.
Quindi, in seguito alla chiusura degli ambulatori, gli operatori addetti, quasi tutti con patologie e prescrizioni varie, prima di essere riallocati, bisogna verificarne la compatibilità con le stesse riallocazioni; diversamente, affinchè non si incorra nelle responsabilità previste occorre disporre l’allontanamento di questi dal posto di lavoro in ossequio alle disposizioni legislative vigenti.
Stesso discorso vale per l’applicazione dello smart- working e per la tutela dei dipendenti affetti da gravi patologie. Affrontare l’emergenza non significa non interpretare ed applicare le norme per quelle che sono e garantire appropriatamente la salute degli interessati.
Per ultimo, sempre in riferimento alle disposizioni legislative speciali vigenti, almeno per gli addetti ai reparti più sensibili, vogliate prendere in considerazione, magari a domanda e chiaramente per il tempo necessario, la possibilità per gli stessi di poter essere accolti in strutture dedicate al fine di evitare cautelarmente il rapporto diretto con i propri familiari e prevenire l’ipotetica possibilità di contagio.
Ribadendo, nel rispetto dei ruoli, la disponibilità al confronto e alla collaborazione, restiamo in attesa di un Vostro sollecito riscontro.