Emergenza sanitaria: cosa succede alla task force? Appello a Fanelli, garantisca i tempi stabiliti e la trasparenza nei lavori”. Di seguito la nota integrale di Unità di Crisi Sanitaria Basilicata.
Alcuni giorni dopo la convocazione della task force da parte dell’Assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli, l’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata aspetta risposte. Nel pomeriggio di martedì 20 settembre, infatti, si è tenuta la prima seduta della task force composta dal capo della Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona, Donato Del Corso, dai direttori generali delle aziende sanitarie locali di Potenza e Matera, rispettivamente Luigi D’Angola e Sabrina Pulvirenti, e da un consulente esterno.
Come prima cosa, l’Unità di Crisi si sarebbe aspettata una risposta alla pec che è stata inviata precedentemente alla riunione della task force, nella quale veniva richiesto che il proprio portavoce potesse partecipare al primo incontro operativo. Richiesta più che legittima, visto che è parte in causa nella crisi sanitaria e lavorativa che si vorrebbe risolvere ed ha ricevuto il riconoscimento espresso all’unanimità in una risoluzione del Consiglio regionale. Richiesta a cui però nessuna comunicazione è susseguita.
La partecipazione di un nostro delegato alla riunione del gruppo tecnico-operativo sarebbe stata più che rilevante per offrire un contributo importante ai lavori e per dar modo di poter ascoltare da vicino la voce di chi è coinvolto nella crisi. Inoltre, sarebbe stato sicuramente un modo per approfondire proposte, peculiarità, idee e suggerimenti da parte di chi non è abituato solo a protestare (come purtroppo si sta facendo da due mesi), ma anzi a lavorare seriamente in un settore che gli appartiene e che conosce perfettamente.
Se la risposta, come evidente, non è arrivata prima dell’incontro, ci auguriamo si possa tenere conto di quanto richiesto per la prossima riunione che doverosamente dovrà tenersi in tempi rapidi per rispettare la tempistica deliberata dal Consiglio regionale (10 giorni dal 16 settembre).
Come seconda cosa, l’Unità di Crisi aspetta notizie sull’esito dell’appuntamento del 20 settembre del gruppo tecnico (task force) dedicato all’emergenza sanitaria. Riteniamo doveroso che le istituzioni assicurino totale trasparenza, mai come ora, per far sapere cosa è avvenuto nella prima seduta. Ciò dovrebbe essere valido nei nostri confronti ma anche nei confronti del Consiglio Regionale, che va ricordato, ha approvato all’unanimità una risoluzione che ha previsto in modo preciso la missione affidata alla task force. Sarebbe auspicabile poter accedere ai verbali della seduta per poterli esaminare e anche renderli pubblici, in un clima di totale e necessaria trasparenza anche nei confronti dei cittadini/pazienti.
L’Unità di crisi ha recepito con favore e speranza l’iniziativa dell’assessore Fanelli nel convocare, nei tempi ristretti che erano stati richiesti, la task force. È stato considerato come un passo in avanti in un percorso che può portare il più velocemente possibile alla risoluzione della crisi.
Ora, però, è più che ovvia la necessità di assicurare che le parole e le iniziative portino a cose concrete, a soluzioni vere e trasparenti. Ci si aspetta coerenza e dedizione, per capire se a questo passo in avanti ne consegue un altro nella giusta direzione. Diversamente, l’ecatombe sanitaria e occupazionale si abbatterà come un macigno sulla vita di ognuno e sarà infinitamente triste prendere atto che l’unanimità del Consiglio regionale è stata sabotata ancora una volta dalla mala burocrazia e dagli intrighi di palazzo.