Il sindaco di Tursi denuncia in una nota la carenza di personale al pronto soccorso di Policoro: “Occorre subito mettere rimedio a questa indecorosa situazione”:
Il mio è uno sfogo da semplice cittadino prima che da Sindaco della mia città.
Questa mattina, dopo aver portato d’urgenza con l’ambulanza del 118 mio padre presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Policoro, ho vissuto personalmente con quante difficoltà il personale sanitario, medico e paramedico, seppur attento e professionale, deve gestire le tante emergenze.
Pazienti adagiati nei corridoi in attesa di sapere di che morte morire, personale del 118 ad aspettare con i pazienti sulle barelle per avere assistenza quando invece dovrebbero già correre nelle loro postazioni per altre eventuali emergenze. Praticamente un pronto soccorso al collasso e senza personale. Anzi, a dirla tutta, più che un pronto soccorso sembrava un parcheggio auto o meglio uno scasso mentre invece si tratta di vite umane ed ogni giorno può esserci in gioco la vita di ognuno di noi.
È un bel film l’ospedale Riuniti del Metapontino ma che credo che prima di ciò l’ Assessore Regionale Rocco Leone, da esperto in materia ed ottimo conoscitore di questi disagi, metti a regime la questione della carenza di personale. Il direttore Generale, così come la politica, devono sapere che la vita dei cittadini vale quanto la loro pelle e pertanto, visti i ruoli che ricoprono, devono prodigarsi per risolvere la questione quanto prima.
Tanta gente presente, avendomi riconosciuto, mi ha letteralmente implorato di far sentire la voce dei Sindaci verso gli organi ed istituzioni competenti e sono certo che il Dottor Leone saprà ascoltarci ed insieme risolvere il problema.
Fermo restando che mi farò portavoce con tutti i primi cittadini del territorio affinché si possa effettivamente convocare un tavolo serio in regione per discutere di questo problema che lamentiamo da anni con la certezza di trovare interlocutori sensibili alla tematica e realmente attenti alla Salute di noi cittadini. La mia non vuole essere una critica o una polemica ma un’osservazione mirata e puntale che spinga le istituzioni a fare meglio il compito per cui sono stati scelti dai cittadini.
Mi preme comunque ringraziare il personale presente per la loro bravura ed attenzione, dai medici agli infermieri, passando per gli OSS, che hanno saputo gestire nei limiti delle loro umane possibilità le numerose emergenze che quotidianamente un territorio vasto e così affollato come in questo periodo dell’anno, porta in dote.