La mascherina si dovrà tenere fino al 15 giugno a bordo dei mezzi pubblici e andrà indossata per gli spettacoli e gli eventi sportivi al chiuso. E’ stato approvato nella commissione Affari sociali della Camera l’emendamento del governo al decreto Riaperture e il ministro alla Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza. Nel testo non si fa riferimento al lavoro, sia pubblico che privato e quindi la linea è quella di fare soltanto una raccomandazione all’uso della mascherine, poi formalizzata nell’atto del ministro.
Luoghi di lavoro privati
Nell’ordinanza di Speranza non ci sono previsioni riguardo al lavoro privato, quindi anche in questo settore decade l’obbligo e scatta la raccomandazione “di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Ma tre settimane fa i ministeri Salute, Lavoro e Attività produttive hanno rinnovato con le parti sociali i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In questi è previsto tra l’altro l’uso della mascherina, che infatti è diffuso quasi ovunque. Il 4 maggio durante un altro incontro si deciderà se cambiare o meno i protocolli stessi.
Lavoro pubblico
Anche per i dipendenti pubblici la mascherina non sarà più obbligatoria ma raccomandata. Ieri sera il ministro alla Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ricevuta l’ordinanza di Speranza, ha inviato una circolare nella quale si indicano i criteri di base di prevenzione e protezione. Non ci sono appunto obblighi ma si danno linee di comportamento nelle quali ad esempio si dice che se i un ufficio c’è affollamento è meglio mettersi le mascherine. Ma appunto si tratta di raccomandazioni, quindi di indicazioni non vincolanti.
Mezzi pubblici e spettacoli
L’emendamento, approvato in commissione Affari sociali della Camera, prevede quindi che per un altro mese e mezzo si tengano le mascherine sui mezzi pubblici. Inoltre, fino alla stessa data serviranno “per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso”. Altra proroga all’obbligo che viene fatta sempre fino al 15 giugno riguarda i visitatori delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, dagli ospedali alle residenze sanitarie, dagli hospice alle strutture riabilitative.
Supermercati, ristoranti, bar
Non si prevede niente, oltre che per il lavoro, anche per negozi, supermercati, ristoranti, bar. Significa che qui la mascherina si potrà togliere, anche se si aspetta appunto una raccomandazione al suo utilizzo nelle situazioni a rischio. A scuola invece resta, come prevede la legge già in vigore.
Il voto in commissione
In commissione la Lega ha votato contro l’emendamento. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi con l’Italia) ha partecipato in rappresentanza del governo. “Sono soddisfatto – dice – el risultato raggiunto, anche perché ho sempre sostenuto insieme al mio partito che ci fossero le condizioni per proseguire nel graduale ritorno alla normalità. L’inizio di questa fase nuova è coerente con la responsabilità dimostrata dagli italiani che hanno imparato a convivere con il virus con grande consapevolezza. E’ un atteso messaggio di fiducia per i cittadini”.
I viaggi, stop Passanger locator form dal primo maggio
Chi arriva dall’estero dal primo maggio non dovrà più presentare il Plf, cioè il passenger locator form, il modulo con i propri dati che andava compilato per essere rintracciabili in casi di rischio contagio. Resta invece in vigore fino al 31 maggio l’obbligo per i visitatori stranieri di presentare il Green Pass base. Del resto quel documento è ancora richiesto da Paesi come Francia e Germania.