L’Unità di Crisi Sanitaria della Basilicata, dopo l’incontro preliminare con il Prefetto di Matera Sante Copponi del 31 agosto scorso, ha ottenuto dall’ASM Matera il primo Tavolo di Crisi – sollecitato contestualmente alla Regione e all’ASP Potenza – e quindi il riconoscimento della situazione di emergenza sanitaria in atto già da giorni con la sospensione delle prestazioni e l’annullamento delle prenotazioni calendarizzate sino al 31 dicembre prossimo. L’incontro si è tenuto in una video conferenza con il Direttore generale dell’ASM Matera dottoressa Sabrina Pulvirenti, il portavoce dell’Unità di Crisi Michele Cataldi e i titolari di nove strutture della specialistica ambulatoriale del Materano che hanno superato inaspettatamente il tetto di prestazioni assegnate. Durante il confronto sono stati forniti i dati aggiornati che riguardano la provincia di Matera: 15.620 pazienti interessati, 78 dipendenti, 160.605 prestazioni non erogabili e 5 Comuni colpiti (Matera, Pisticci, Policoro, Scanzano Jonico, Grassano), ribadendo la necessità di salvaguardare la salute dei cittadini, superare l’emergenza sanitaria in una fase difficile come testimonia la lunga lista di attesa (220 mila prestazioni arretrate in tutta la Regione a cui si aggiungerebbero le 436.000 non più erogabili dalle strutture accreditate, di cui un terzo nel Materano). La dirigente dell’ASM nel riconoscere la gravità della situazione ha chiesto all’Unità di Crisi un ulteriore sforzo dialogante anche nella formulazione di proposte, ha altresì assicurato che l’ASM, proprio a causa delle liste di attesa, si adopererà rapidamente per rendere disponibili tutte le risorse, che la Regione ha reso disponibili a questo scopo per l’ASM Matera. È consapevole – ha aggiunto – che la dimensione dell’emergenza è tale che dette risorse non riuscirebbero a risolverla.
Da parte del portavoce Cataldi e dei rappresentanti delle strutture è stato espresso un ringraziamento particolare per la disponibilità manifestata a ricercare soluzioni che hanno bisogno, ci si rende conto, di un confronto regionale con i decisori del governo regionale, focalizzato sull’emergenza in atto. Al contempo l’Unità di crisi ha ritenuto particolarmente utile e simbolico il confronto avuto con l’ASM Matera proprio in funzione di un altrettanto indispensabile dialogo con il Presidente della Regione Vito Bardi. È passata purtroppo ancora una settimana – sottolinea Cataldi – senza la convocazione del Tavolo con l’Unità di Crisi, unico strumento oggi possibile. Il rinvio e la perdita di tempo, senza alcuna motivazione, aggravano l’emergenza sanitaria. Per tale ragione è stato esplicitamente chiesto alla D.ssa Pulvirenti di farsi portavoce della situazione e della richiesta che l’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata ha reiterato, offrendole piena fiducia nell’interlocuzione che vorrà avere con l’ente Regione.
Nel frattempo, però, arriva una doccia fredda: l’assessore Fanelli, anziché ricevere urgentemente l’Unità di Crisi fa convocare dal direttore generale Del Corso un altro tavolo “tecnico”. Un tavolo di confronto senza il decisore politico, che tavolo è? Un tavolo senza la presenza delle strutture in crisi, che tavolo è? Semplicemente: un ennesimo tavolo burocratico che farà perdere tempo prezioso, un altro tavolo truccato dalla mala burocrazia.
Intanto, le iniziative non si fermeranno e continueranno coinvolgendo insieme agli utenti (ad oggi superando la soglia delle 2.500 firme sulla petizione on line), i Sindaci, i sindacati, le forze politiche, i consiglieri regionali, i candidati, le associazioni degli operatori sanitari e dei pazienti, in una manifestazione regionale di piazza che si terrà davanti al Comune di Melfi, martedì 13 prossimo.