A.DI.M. Onlus (Associazione Diabetici Matera) ha inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta in cui chiede le dimissioni del direttore generale Joseph Polimeni a seguito delle criticità riscontrate nella sanità materana. Di seguto la nota integrale.
D irettore Polimeni per cortesia lasci, si dimetta
Nelle regioni del sud è evidenza consolidata la cattiva amministrazione della salute. Esistono centinaia di aziende che hanno performance disastrose, che generano uno scarso prodotto (livelli essenziali di Assistenza non assicurati) e bilanci da inorridire. La ASM di Matera rientra in queste considerazioni. L’A.DI.M. Onlus contesta il management gestionale e relazionale del direttore generale J. Polimeni. Senza pianificazione e organizzazione significa continuare le politiche dei suoi predecessori. In una nota stampa del 26 luglio scorso si legge che il dr. Polimeni ha incontrato il sindaco di Pisticci e il presidente del comitato di difesa dell’ospedale di Tinchi. Tra l’altro Polimeni ha dato mandato al Direttore di Distretto Dr. Vincenzo Amoia di aggiornare l’organizzazione del percorso per il piede diabetico. In merito gli abbiamo riferito personalmente, protocollato documentazione, inviato decine di mail e scritto sulla stampa. Il direttore Polimeni è un medico (non un avvocato) e dovrebbe sapere che il piede diabetico è una severa patologia da trattate non in piccoli plessi ospedalieri distrettuali ma in ospedali DEA di I e II livello dotati dei servizi necessari. Stranamente il direttore continua a ignorare questa Associazione di rilevanza regionale, ma incontra e fa promesse al comitato dell’ospedale di Tinchi di chiara ispirazione campanilistica. Intanto l’ospedale di Matera viene ridimensionato. Egregio direttore l’A.DI.M. Onlus ritiene che lei stia perseguendo obiettivi illecitamente tracciati dalla precedente amministrazione per la diabetologia, con il verosimile concorso di alcuni dirigenti amministrativi che sono espressione anacronistica di un sistema che va rigenerato. Di questa sua irresponsabile continuità lei deve dar conto e dovrà anche rispondere in IV commissione alle istanze depositate da questa Associazione in relazione ad abusi ed illegalità di alcune delibere riguardanti la diabetologia dell’ospedale di Matera che lei ha confermato con l’intervento a Tinchi. L’A.DI.M. Onlus ha altresì inviato la documentazione al Ministro della Salute a cui ha chiesto un intervento ispettivo. Lei non è lucano, non è espressione di questa amministrazione regionale, è distante dalle associazioni con cui non dialoga, è distante da infermieri e anche medici materani che rivendicano crediti di retribuzione, i cittadini materani stanno raccogliendo firme di sfiducia, la sua amministrazione è stata denunciata da giovani e bambini diabetici per inefficienza nelle pratiche di dispositivi per i giovani diabetici. Per favore lasci, si dimetta. La governance sanitaria va programmata e costruita partendo dai dati epidemiologici, verificando sostenibilità e l’appropriatezza di una programmazione costruita da persone qualificate ed esperte per adempiere alla propria missione e soddisfare i bisogni di tutta la popolazione. Si evitino proclami e promesse unilaterali. La salute della popolazione non ha bisogno di “imprenditori sanitari” che pensano di costruire fabbriche con prodotti eccellenti da esportare: finora sono stati esportati solo pazienti. Si deve organizzare una buona assistenza integrata ospedale-territorio pensando che in Basilicata ci sono ben 15 ospedali e LEA non assicurati sul territorio (non c’è nulla per il diabete). Basta con le passerelle, con le ciance e per il diabete con le ipocrisie e le appariscenze di qualche associazione. Per la malata sanità lucana bisogna abbandonare le vecchie metodologie. Il primo e indispensabile atto da realizzare è la rapida stesura di un piano socio-sanitario (non solo sanitario) che, per quanto riguarda la malattia diabetica, ripristini la centralità degli ospedali di Potenza e Matera che invece dipendono ambedue dal territorio.