L’obiettivo è potenziare l’Irccs Crob di Rionero. Un’operazione di “rinforzo” in termini logistici e di dotazione tecnologica. L’impegno della Regione Basilicata è stato al centro di un incontro a Roma nella sede dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) a cui sono intervenuti il presidente Vito Bardi, l’assessore alla Salute Cosimo Latronico, il direttore generale della Direzione Salute, Domenico Tripaldi, il direttore generale del Crob, Massimo De Fino e il presidente del Civ (Comitato di indirizzo e verifica) Giuseppe Petrella. Ad accogliere la delegazione lucana il direttore dell’Agenas, Domenico Mantoan.
Partendo dai risultati positivi delle attività svolte dal Crob nel primo semestre di quest’anno, illustrati dal direttore De Fino, si è parlato del potenziamento dell’istituto quale centro della Rete oncologica regionale, con riferimento ai posti letto, al personale e alla struttura. In particolare, il progetto prevede l’aumento dei posti letto a 124 unità, la realizzazione di un nuovo parcheggio, la costruzione di uno stabile con sale operatorie moderne e tecnologicamente attrezzate, anche per interventi da remoto in teleassistenza, nuovi spazi per la medicina nucleare, la terapia intensiva e le unità operative di chirurgia.
“Tali modifiche strutturali – spiega l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico – consentiranno di liberare spazi utili per accorpare tutti gli uffici amministrativi in una nuova sede vicina alla Direzione strategica, nonché ad aumentare gli spazi disponibili per i laboratori e per la biobanca”.
Il direttore dell’Agenas ha dato piena disponibilità ad affiancare il Crob e la Regione Basilicata nelle attività tecnico-amministrative necessarie alla redazione di uno studio di fattibilità degli interventi da effettuare, al fine di porlo a base di un’apposita procedura di project financing.
Il presidente Bardi e l’assessore Latronico hanno accolto con soddisfazione la disponibilità dell’Agenas a collaborare nel percorso di rilancio del Crob, “certi che l’Istituto di eccellenza oncologica lucana possa avere sempre più un ruolo centrale nell’affrontare le problematiche oncologiche sia dei lucani sia dei cittadini delle regioni limitrofe”.