Le strutture della sanità privata accreditate al SSR aderenti ad ANISAP e a FEDERBIOLOGI ribadiscono la piena disponibilità all’adesione al CUP telefonico e al nuovo servizio informatico CUPINLINEA e sono ancora in attesa di condividere il Protocollo di intesa con il Dipartimento Salute. E’ quanto precisa una nota congiunta delle Presidenze ANISAP-FEDERBIOLOGI sottolineando che l’ingresso nel CUP costituisce un’antica sollecitazione delle due Associazioni, unitamente alle altre di categoria, con il duplice obiettivo di facilitare agli utenti l’accesso ai servizi diagnostici e alle prestazioni specialistiche, contribuendo ad eliminare le liste di attesa, e di favorire la più efficace integrazione tra pubblico e privato. Proprio come è accaduto per le farmacie, attraverso Federfarma, la strada da seguire – continua la nota ANISAP-FEDERBIOLOGI – è quella dell’intesa che ha risvolti di carattere tecnico-informatico e di gestione delle attività dei laboratori di analisi, ambulatori, ecc. E’ sicuramente questo il motivo dell’attuale scarsa adesione di strutture sanitarie private (ci risultano ad oggi sei su una sessantina) problema che può essere facilmente superato. Anche questo del CUP è diventata – a parere di ANISAP-FEDERBIOLOGI – una sorta di cartina al tornasole per affrontare i numerosi problemi del ruolo della sanità privata lucana sia in termini di concertazione istituzionale che nella sostanza delle continue proposte avanzate specie in merito alle ricadute sul sistema della sanità privata lucana dei numerosi provvedimenti in materia di spending review, come dei decreti Sanità-Balduzzi.
Occorre lavorare – sottolineano ancora ANISAP-FEDERBIOLOGI – per una rete sanitaria in cui il ruolo del privato accreditato e della libera iniziativa si affermi come elemento fondamentale, soprattutto nella fase di passaggio da un sistema “ospedale-centrico” ad un ritrovato protagonismo del territorio. E ciò è vero soprattutto per la flessibilità e la snellezza, l’adattabilità e la celerità, che fanno parte del patrimonio genetico del privato, ne costituiscono il punto di forza e l’elemento essenziale della mission che deve svolgere. Tale riconversione globale – conclude la nota – riuscirebbe davvero a fare della “rete” il sistema fondante della risposta alla domanda di salute che viene dalle comunità, intesa come migliore risposta in termini qualitativi e quantitativi, oltre che in termini di efficacia ed efficienza, con specifico riferimento alla riduzione delle liste d’attesa cui guardano i servizi CUP e CUPINLINEA. La nuova sanità ha bisogno di una seria e realistica riconversione del ruolo e delle funzioni dell’esistente, con precisa indicazione delle strutture e dei territori coinvolti.
Mar 22