Da oggi l’App Immuni potrà essere scaricata gratuitamente sugli smartphone. La sperimentazione, invece, partirà il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. “Si tratterà di un test di pochi giorni per provare le funzionalità dell’App”, spiega all’ANSA Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l’emergenza Coronavirus. Immuni dà la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati, secondo Lopalco uno “strumento utile” perché, in caso di contagio di una persona, “ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere. Rappresenta una sicurezza per ognuno”. Una volta installata, saranno gli smartphone sui quali è presente l’App, quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro, a scambiarsi dei codici in maniera anonima. Se una persona dovesse contrarre il virus, l’Asl sbloccherà il codice facendo partire un messaggio di allerta su tutti i telefoni delle persone che sono venute a contatto con lui. Quindi, se una persona dovesse contrarre il Coronavirus, l’Asl di riferimento sbloccherà il codice facendo partire un messaggio di allerta su tutti i telefoni delle persone che sono venute a contatto, anche in maniera inconsapevole, con il contagiato. “Se sono in fila al supermercato – spiega Lopalco – e non viene rispettata la distanza di un metro, il mio smartphone scambierà un codice con il telefono di chi mi è accanto. A quel punto, se io il giorno dopo dovessi risultare positivo, la persona che inconsapevolmente è stata a contatto con me lo verrà a sapere”.
Il tutto nel rispetto della privacy: i dati raccolti saranno conservati sui singoli device e non su un server centrale; il sistema non traccerà gli spostamenti ma solo i contatti di prossimità tra smartphone; i dati raccolti potranno essere condivisi solo con l’autorizzazione del possessore dello smartphone; tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale (gestito da Sogei), saranno cancellati entro dicembre 2020.
PARTE OGGI IN PUGLIA LA SPERIMENTAZIONE DELLA APP IMMUNI EMILIANO: “UN SUPPORTO IN PIÙ ALLE ATTIVITÀ DI CONTACT TRACING” STRUMENTO MESSO A PUNTO DAL GOVERNO NAZIONALE E LA CUI INSTALLAZIONE È DEL TUTTO VOLONTARIA
“Oggi parte la sperimentazione della app ‘Immuni’ in Puglia. Questo strumento potrà essere un importante supporto alle attività di contact tracing svolte quotidianamente dai nostri Dipartimenti di Prevenzione nella lotta all’epidemia da Covid 19. Noi in questi mesi, con gli uomini e le donne delle strutture operative delle Asl, abbiamo svolto un vero e proprio lavoro di intelligence, alla ricerca costante del virus, in collaborazione con i cittadini, per garantire la tutela della salute collettiva e la prevenzione della pandemia. Ritengo quindi che valga la pena e che convenga, per la tutela della salute di ciascuno di noi, scaricare sul proprio cellulare la app ‘Immuni’, messa a punto dal governo nazionale. È un’arma in più per combattere il coronavirus”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commentando la partenza della app ‘Immuni’, in via sperimentale da oggi, solo in quattro regioni, Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia.
“Immuni sarà non solo un ulteriore arma nelle mani degli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione per la loro azione di tracciamento – aggiunge il prof. Pier Luigi Lopalco dirigente del coordinamento per le emergenze epidemiologiche della Regione Puglia – ma anche uno scudo di sicurezza per il cittadino che sarà avvisato se inconsapevolmente fosse entrato in contatto con un caso accertato. Un ulteriore strumento quindi a supporto delle attività di contact tracing”.
La app “Immuni”, sviluppata a livello nazionale e la cui installazione è del tutto volontaria, ha lo scopo di inviare una notifica alle persone che possono essere state esposte ad un caso COVID-19, avendo avuto un contatto stretto, invitandole a mettersi in contatto con il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta.
“L’opportunità di sperimentare la app ‘Immuni’ – dice il direttore del Dipartimento regionale Politiche per la Salute Vito Montanaro – consentirà di avviare il “progetto territorio” con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta. Saranno loro ad interagire per primi con i pugliesi per illustrare l’utilità epidemiologica e sanitaria della app. La partnership con MMG e PLS proseguirà nella fase operativa di implementazione dell’applicazione, durante la quale saranno testati i ruoli e le responsabilità degli operatori sanitari nel caso di ritorno della pandemia”.
Qui di seguito il link ufficiale, dove è possibile scaricare l’app Immuni per i propri telefonini
https://www.immuni.italia.it/
SU COSA SI BASA LA APP IMMUNI E COME FUNZIONA
La app si basa sull’utilizzo della tecnologia Bluetooth Low Energy, diffusa in molti degli smartphone oggi presenti in Italia; quando un cittadino, che ha installato sul proprio smartphone l’app Immuni, entra in contatto con un altro cittadino che ha la stessa app, i rispettivi dispositivi si scambiano dei codici anonimi che tengono traccia del contatto avvenuto, senza che si possa conoscere le identità dei cittadini, né dove si sono incontrati.
Quando un cittadino risulta positivo al SARS-CoV-2, l’operatore sanitario preposto gli chiede se ha scaricato l’app invitandolo a selezionare, sul proprio smartphone, l’opzione per il trasferimento dei codici anonimi dei propri contatti. L’app restituisce un codice numerico che l’utente comunica all’operatore sanitario, il quale a sua volta lo inserisce nel sistema nazionale Tessera Sanitaria.
A questo punto tutti i cittadini che hanno installato la app Immuni sul proprio smartphone e che sono entrati in contatto con il cittadino positivo, sono allertati dalla stessa app che li invita a contattare il proprio medico di medicina generale per l’avvio dei successivi approfondimenti di concerto con i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL.