Decreto Liste d’attesa, Uil Fpl: Problemi per la tassazione ibrida delle prestazioni aggiuntive, non si accumulino ulteriori ritardi. Di seguito la nota integrale.
La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle “Misure urgenti per la riduzione delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie” (Decreto legge 7 giugno 2024, n. 73) ha riservato altre sorprese, dopo quelle avvenute in sede di approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri .Ebbene, il testo dell’art. 7, che concerne l’introduzione della “flat tax” nella tassazione delle prestazioni aggiuntive dei medici, degli infermieri e degli altri operatori sanitari del Servizio pubblico nazionale. L’interpretazione del Decreto e la discordanza fra l’immediata entrata in vigore dell’applicazione dell’imposta sostitutiva e la copertura finanziaria prevista solo dal 2025, era che nel 2024 la tassazione non sarebbe cambiata e solo in sede di conguaglio fiscale determinato dalla Dichiarazione dei redditi dei percipienti, ci sarebbe stato l’impatto sul Bilancio dello Stato. Queste modalità sono superate. Nella versione definitiva in G.U. non c’è più la tassazione ordinaria al momento della liquidazione. Le modalità di tassazione sono sorprendenti il quinto comma recita: “Le imposte sostitutive previste dai commi 1 e 2 sono applicate dal sostituto d’imposta con riferimento ai compensi erogati a partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto. …”. In pratica tutte le erogazioni di compensi che avverranno a cominciare dalla fine del mese di giugno, vale a dire quelli maturati non solo nello stesso mese, ma anche nei mesi precedenti, dovranno avvenire con la nuova tassazione. Questa modalità comporta che da un punto di vista degli obiettivi del decreto la tassazione più favorevole per le prestazioni già effettuate non costituirà certo un incentivo, ma un premio insperato per i beneficiari, anche se la liquidazione potrà comportare dei problemi. Dal punto di vista delle aziende che dovranno liquidare i compensi, si tratta di chiedere ai fornitori di software un aggiornamento dei programmi di liquidazione degli stipendi, perché fino dal momento dell’erogazione i compensi devono essere codificati separatamente, in modo da confluire a fine esercizio, nella certificazione unica, il cui schema andrà rivisto. Una tassazione ibrida , cioè una tassazione ordinaria per le prestazioni ordinarie, comprese quelle legate all’attività intramoenia ed una tassazione separata per le prestazioni aggiuntive, non pare che abbia precedenti nella storia del sistema fiscale nazionale. La UIL FPL auspica che l’adeguamento del software non richieda tempo e risorse e che vengano liquidati degli acconti con tassazione ordinaria e successivamente, le differenze, e che non si crei ancora ulteriore disagio nei confronti degli operatori che contavano su quelle liquidazioni, peraltro previste indipendentemente dal decreto. E soprattutto le Aziende già oggi ne ritardano i pagamenti e accumulano mesi di ritardo. Senza entrare in questa sede nei dettagli delle coperture finanziarie, sorprende la conclusione nell’ultimo comma: “…Conseguentemente il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è ridotto di 160,3 milioni di euro per l’anno 2025, 165,9 milioni di euro per l’anno 2026 e 165,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027”. Questa è la risposta a chi invoca da tempo maggiori finanziamenti per il Servizio sanitario nazionale. Noi non ci stiamo.