Vincenzo Di Riso, responsabile regionale Altroconsumo: “La prenotazione dei vaccini anti Covid funziona?” Di seguito la nota integrale.
Vorrei condividere con molti concittadini materani le difficoltà relative alle prenotazioni per le vaccinazioni COVID.
Avendo ascoltato diffuse lamentele quanto alle prenotazioni telefoniche ho voluto provare direttamente quanto ci fosse di vero.
E, dunque, intanto ho tentato di prenotare sulla piattaforma regionale e, stranamente, non mi faceva accedere nonostante i dati richiesti, più volte controllati, fossero corretti.
Quindi è stato necessario comunque provare telefonicamente al numero dedicato.
Dopo vari passaggi un avviso che rimandava ad un “prossimo” operatore.
Dopo un’attesa di qualche secondo un altro avviso che mi informava dell’impossibilità di continuare a causa dell’intenso traffico invitandomi a riprovare più tardi.
Altro tentativo qualche ora dopo e stessa musica.
Ciò accadeva il 30 dicembre e non ho ritenuto di chiamare né il 31 né il 1° gennaio.
Oggi, 2 gennaio altro tentativo e, manco a dirlo, messo in attesa ma stavolta sembrava che sarei stato premiato.
Senonchè dopo una ventina di avvisi con relative scuse per il traffico intenso ancora una volta la vocina che mi informa dell’impossibilitàdi accedere ad un operatore.
L’attesa speranzosa era durata ben 22 minuti.
(Naturalmente non ho cancellato i riferimenti telefonici)
Cosa dire? Mi piacerebbe sapere quanti vaccinandi hanno condiviso questa esperienza.
L’ASM ci richiede la prenotazione. Bene.
Ma se la prenotazione è impossibile sia sulla piattaforma che telefonicamente cosa si fa?
Mi pare ovvio recarsi ugualmente presso l’hub confidando nella comprensione degli addetti. O no?
Comunque non si può sottacere che- di riffa o di raffa – in Basilicata e specie a Matera da tempo non funziona quasi nulla nel campo della sanità in generale e dobbiamo aggiungere quest’altra inefficienza.
E, di converso, assistiamo agli aumenti degli emolumenti di tutti i dirigenti in servizio presso la Regione che incassano la bella somma di circa 150.000 euro pro anno.
Mentre molti cittadini non hanno lavoro e sono in difficoltà economiche.
E, infatti, la spesa sociale pro capite in Basilicata è una delle più basse in Italia.
Ma questo è un altro discorso.