“Curarsi è un diritto di ogni cittadino, farlo nei propri luoghi di residenza un dovere cui non si può sfuggire. Subito mettere in campo quei progetti attuabili in via prioritaria e immediata, proprio nell’ottica di offrire ai cittadini nuovi modelli da avviare su tutto il territorio ionico-lagonegrese-calabro con l’ospedale materano di Policoro ridestinato affinché possa fornire tutte le risposte sanitarie adeguate ai nuovi bisogni emergenti di salute”.
Lo ha dichiarato il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano a margine del Convegno svoltosi nella sala Consiliare del Comune di Policoro organizzato dal Distretto Sud Est FIDAPA BPW Italy.
“L’Ugl Matera accettando l’invito a partecipare, si è voluta complimentare per la passione e l’impegno profuso negli anni nel suo instancabile lavoro, alla già collaudata squadra della FIDAPA BPW Italy e in particolare alla Presidente della Sezione di Policoro, la Psicologa e Psicoterapeuta Asp Potenza Antonella Magno per aver dato possibilità grazie alle testimonianze ed analisi di esperti medici ed autorevoli interlocutori, di poter ritornare a accendere i riflettori sul tema della sanità e soprattutto di poter parlare della centralità dell’ospedale di Policoro. Ottimi gli interventi di tutti i partecipanti ma – prosegue Giordano – un grande plauso l’Ugl Matera lo rivolge s Francesco Dimona, Presidente dell’ordine dei Medici di Matera il quale, nella sua chiarezza, ha ribadito l’importanza del nosocomio policorese non per campanilismi ma, per il ruolo strategico e geografico che ricopre e che soddisfa un bacino d’utenza di enorme dimensioni. Dal titolo ‘Di Rose e di Spine, la Vulvodinia, per esempio’ in una sala gremita di ospiti e partecipanti, non può che partire il messaggio dell’Ugl Matera: mai come ora bisogna investire su operatori sanitari, sulla struttura ‘Papa Giovanni Paolo II’, su apparecchiature per rendere omogenea e di uguale qualità l’erogazione dei servizi per bloccare questo esodo della migrazione sanitaria che è una piaga per la nostra regione che va combattuta con vigore. Pensare che possa esserci una discriminazione geografica per le cure all’assistenza non può essere patrimonio di una nazione civile. Nel nostro territorio abbiamo eccellenze mediche, oggi è stata occasione di parlare di sanità, di Vulvodinia diagnosi sconosciuta, e emerge ancora una volta, un’Italia spaccata nell’erogazione dell’assistenza sanitaria con troppi cittadini nostri del sud che decidono di viaggiare verso il centro o il nord per curarsi e magari capire meglio la terminologia; quando – conclude Giordano – nel nostro territorio abbiamo eccellenze medico/specialistiche che vanno supportate e non snobbate. Bisogna allora affrontare per l’ospedale di Policoro, impegni con serietà e determinazione, raggiungendo obiettivi che si propongono in un grande lavoro sinergico, attenti sui conti, senza perdere mai di vista l’obiettivo principale di una struttura sanitaria che deve essere una garanzia per gli ammalati, gli operatori e il territorio e dove, si andrebbe a frenare questo flusso incessante e continuo migratorio sanitario, verso altre regioni”.