Il progetto promosso dalla Regione in collaborazione con l’università di Roma Tor Vergata e l’università di Ginevra e con il supporto scientifico dell’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (Ibdo), presentato di recente in occasione della seconda ‘Geomedicine Diabetes Conference’, ha come premessa scientifica la situazione specifica della Basilicata, che con il 7-8% della popolazione colpito da diabete è una delle regioni italiane in cui più si sta diffondendo la malattia. Lo evidenzia Anisap Basilicata aggiungendo che i ricercatori alla scoperta delle influenze genetiche, geografiche e sociali che condizionano lo sviluppo della malattia hanno sinora accertato che le comunità locali che avevano una prevalenza più bassa nel 2009 continuano a mantenersi su livelli bassi, quelle che erano più alte restano su livelli più alti, ma tutte crescono e la forbice tra zone più o meno ‘virtuose’ si sta allargando. Ad esempio, il comune di Oliveto Lucano, con una prevalenza di diabete nel 2009 pari al 3,5%, molto al di sotto della media nazionale, e il comune di Scanzano Jonico, con il 7,8%, ossia più del doppio. Oppure i comuni di Aliano, 4%, e Trivigno, 7,5%. Solo che a distanza di 4 anni, le differenze si mantengono, in un quadro di complessivo aumento o peggioramento della diffusione della malattia, con percentuali salite rispettivamente intorno al 5% e all’8%. Tutto ciò mentre i tempi di attesa per una visita specialistica in Basilicata raggiungono anche un anno. Di qui la necessità che la Regione Basilicata, come fanno tante altre, utilizzi le capacità professionali, l’organizzazione, l’eccellenza dei Centri privati accreditati ed accreditandi in diabetologia. La rete regionale delle strutture erogatrici alla cui progettazione l’ANISAP, in rappresentanza della sanità privata accreditata, ha contribuito, sin dal 2007, anche in collaborazione con il Dipartimento Salute e con esponenti dell’A.O. S. Carlo di Potenza, per la sanità pubblica continua a rappresentare il traguardo da raggiungere per praticare nella sanità rigore e qualità, coniugare territorio ed efficienza e, soprattutto, per mettere la persona al centro del sistema sanitario regionale, praticando una più forte integrazione e sussidiarietà tra pubblico e privato.
Antonio Flovilla, presidente ANISAP Basilicata e componente dell’Ufficio di Presidenza nazionale Federanisap aggiunge: “si tratta di prendere atto che l’incidenza delle persone con diabete anche nella nostra regione è in progressivo e continuo miglioramento e, contestualmente, dopo la prima fase di lavoro dell’Osservatorio regionale sul diabete per rafforzare l’attività di prevenzione e di assistenza ai cittadini affetti da una patologia che in Basilicata registra punte molto alte è necessario proseguire il percorso avviato dal Dipartimento alla Salute per la realizzazione di progetti conoscitivi allo scopo di affrontare l’assistenza e la pianificazione di interventi sul diabete, preparando ed adeguando le risposte da dare soprattutto sul territorio. L’ANISAP – aggiunge il presidente – nell’ambito delle proposte presentate al Dipartimento Salute per la definizione dei criteri di erogazione delle prestazioni e dei controlli di congruità e per l’istituzione di protocolli terapeutici necessari alla definizione dei P.A.C. (Percorsi Assistenziali Complessi), oltre che per il diabete, anche per altre patologie quali ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio oculistica (cataratta e glaucoma), ecc., sostiene l’esigenza di accrescere l’attività sul territorio e di affiancare le strutture pubbliche con Centro esterni accreditati, sotto la programmazione strategica del pubblico. Ci sono strutture e professionalità sul territorio che – dice Flovilla – rappresentano una valida integrazione/alternativa alle lunghe attese per visite specialistiche e prestazioni presso i servizi delle Aziende Sanitarie e quindi possono garantire maggiore attenzione ai cittadini. Colmare il ritardo della politica nella sanità è una priorità assoluta: le realtà private accreditate potrebbero partecipare ai piani di recupero delle liste d’attesa con gestione delle agende da parte pubblica e grande soddisfazione per i cittadini”.