Pasquale Golisciano, presidente dell’Unione Regione Basilicata Tecnica Ortopedica ha inviato alla nostra redazione il testo integrale dell’appello inviato alle formazioni politiche che si sono presentare per l’elezione Regionali del 24.03.2019, affinché, chiunque sarà eletto come nuovo Presidente della nostra Regione, riconsideri il modo di approntare l’Assistenza Sanitaria, nei confronti delle fasce più deboli (diversamente abili ed anziani non autosufficienti), considerando finalmente l’insostituibile ruolo e funzione dei Tecnici Ortopedici, quali unici professionisti sanitari, in grado di dare le giuste risposte alle esigenze e peculiarità a questi cittadini, per contribuire al raggiungimento di un buon livello della qualità di vita.
L’U.R.B.T.O. viene creata, come libera associazione, senza scopo di lucro, da un gruppo di Tecnici Ortopedici Lucani presenti su tutti il territorio della Basilicata.
Lo scopo principale dell’U.R.B.T.O. è quello di salvaguardare un’attività così importante per tutti gli utenti invalidi ed anziani non autosufficienti lucani, affinché tale comparto tecnico-imprenditoriale, non scompaia a causa di una dissennata “POLITICA RAGIONERISTICA”, della Sanità, che i Governanti Regionali, da 20 anni a questa parte, hanno perpetrato a danno sia degli utenti aventi diritto all’assistenza sanitaria tramite il SSN e sia a danno del nostro settore della Tecnica Ortopedica, che pur tra mille difficoltà, è comunque cresciuta e sviluppata anche in una piccola Regione come la nostra.
Con questo comunicato, intendiamo lanciare un accorato appello al futuro Presidente della Regione Basilicata, che uscirà dalle imminenti elezioni del 24.03.2019, di rivedere la politica sin quì adottata, di delegare ai “burocrati dirigeenti” di prima, seconda e terza fascia delle due Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, il compito di gestire l’assistenza e fornitura di presidi agli aventi diritto, in modo talvolta personalistico, talvolta da incompetenti e talvolta di meri esecutori di una logica politica, che in questi 20 anni si è completamente disinteressata di tale problematica, creando, di fatto, scelte economiche e procedure di fornitura diverse per AS. Il risultato: ogni AS, ogni Distretto Sanitario, si comporta in modo non uniforme, producendo situazioni di disparità di trattamento tra i cittadini aventi diritto, a secondo la loro residenza e ancora più grave, creando utenti di serie A e di serie B.
È bene far presente, che la Regione Basilicata, grazie al disinteresse della “Politica” che ha l’obbligo di essere parte dirigente e non subalterna ai “Burocrati”, è l’unica Regione in Italia ad aver indetto, sin dagli inizi degli anni 2000, una gara d’appalto unica per la fornitura di presidi ortopedici, creando, di fatto, un unico “Monopolista” , che fino ad ora ha maneggiato decine di milioni di euro, ottenendo, sempre la stessa Ditta appaltatrice, da circa 20 anni, continue proroghe, ad ogni scadenza di contratto.
Il risultato è quello, tra l’altro, che alcuni presidi, la Basilicata li paga di più delle altre Regioni, oltre al fatto che è stata soppressa la libertà di scelta agli utenti, di avvalersi delle professionalità di T.O. di propria fiducia. Non contenti di ciò, i burocrati con il benestare e il disinteresse della politica, hanno deciso di indire nel 2017 un mega appalto di 43 milioni di euro, senza attendere le direttive attuative del Ministero della Salute dell’ultimo DPCM 12.01.2017 nuovi Lea.
Se tale gara sarà assegnata, non solo i denari pubblici Lucani andranno fuori Regione, ma il nostro comparto scomparirebbe e con esso decine di dipendenti verrebbero licenziati. Non ultimo il sistema di monopolio delle forniture continuerà a prosperare, continuando a mortificare sia la libertà di scelta degli utenti e sia la libera concorrenza.
Altre Regioni, due per tutte Campania ed Emilia Romagna, hanno intrapreso un percorso virtuoso, allestendo un tavolo tecnico di confronto tra la Regione, le ASL e le organizzazioni di rappresentanza Nazionale e locali della Tecnica Ortopedica, per individuare una condivisa linea guida di attuazione del Nuovi Lea DPCM 12.01.2017, al fine di offrire servizi di qualità, libertà di scelta e convenienza economica, attuando una politica di prezzi che oltre a ridurre i costi per la Regione, salvaguardia lo sviluppo dell’attività della Tecnica Ortopedica come bene collettivo dalla lunga e prestigiosa storia, che vede l’Italia tra i primi posti al mondo. Perché cio’ non si potrebbe fare anche in Basilicata?
TECNICI ORTOPEDICI sono qualificati professionisti sanitari al servizio dei diversamente abili ed anziani non autosufficienti, con l’unico scopo di migliorare la loro qualità di vita: consigliando, fornendo ed adattando i necessari ed innovativi presidi ortopedici, tenendo conto sia delle diverse patologie, sia delle personali esigenze e sia delle aspettative di ogni utente. Dal 2018 anche i tecnici ortopedici, al pari delle altre professioni sanitarie, hanno ottenuto il proprio Ordine.