Il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) chiede dimissioni dell’assessore Franconi e del dirigente ASM Piero Quinto e annuncia Commissione di inchiesta parlamentare su iniziativa del parlamentare Cosimo Latronico di Forza Italia. Di seguito la nota integrale.
Avevo messo in guardia l’Assessore Franconi e i dirigenti dell’Asm sulle problematiche specie di organico dell’ospedale di Policoro aggravate nella stagione estiva con la presenza nelle località turistiche del Metapontino di circa 100mila persone. Ieri notte si è puntualmente verificato quello che temevo: dopo la morte improvvisa del ragazzo di Torre del Greco ospite con la famiglia in un villaggio della costa metapontina, in numerosi si sono rivolti al Pronto Soccorso dell’ospedale di Policoro per farsi visitare e comunque per essere tranquillizzati a seguito della diffusione incontrollata di notizie sulle cause del decesso dello sfortunato ragazzo. Di fronte ad un’utenza così massiccia le poche unità mediche ed infermieristiche in servizio (1 medico e due infermieri a turno) hanno fatto complessivamente in poche ore 123 visite ed hanno avuto grandi difficoltà nel gestire la situazione che si è fatta ingestibile per la presenza di utenti e familiari che hanno di fatto assediato l’ospedale. Intanto si pone una questione di emergenza: in attesa dell’autopsia e poichè ci vorranno comunque settimane per chiarire le cause della morte improvvisa del ragazzo, le autorità sanitarie con il coinvolgimento diretto dell’Asm non possono lasciare in queste ore soli i sanitari di Policoro come hanno già fatto. Chiedo pertanto le dimissioni dell’assessore Franconi e del dirigente Quinto per incapacità dimostrata e al Presidente Pittella di riferire in Consiglio specie dopo la visita lampo (a questo punto visita farsa) che la Franconi ha compiuto il 15 luglio scorso e di acquisire tutte le informazioni dal dirigente Asm Quinto su quali iniziative e provvedimenti sono stati messi in atto. Non si può più far finta di nulla e sminuire ogni cosa come ha fatto lo stesso Quinto pensando di risolvere con un comunicato di replica a me gli storici problemi di potenziamento di Policoro attraverso un semplice spostamento temporaneo presso il presidio jonico di professionalità infermieristiche, in special modo da strutture prive di degenti o ricorrendo al rinvio delle ferie del personale in servizio a dopo settembre. Questa volta la sottovalutazione del ruolo e delle funzioni dell’ospedale che necessita di provvedimenti molto più significativi dei collegamenti verticali per agevolare i servizi di spostamento di personale, degenti e merci, superando quelle che lo stesso assessore e i dirigenti dell’Asm sono costretti a riconoscere rappresentano antiche difficoltà non ammette interventi tampone e richiede l’individuazione di responsabilità perchè chi ha sbagliato sia rimosso dall’incarico politico e di dirigente dell’Asm. In discussione per me non è mai stato il lavoro di medici e personale sanitario dell’ospedale che già hanno dato prova di sacrifici personali ed attaccamento all’utenza. Colgo l’occasione per un pubblico riconoscimento e il ringraziamento per il lavoro intenso di queste ore del personale del P.O. e di tutto l’ospedale. Sono da chiarire le politiche che la Regione intende assumere per l’ospedale al servizio di una delle più popolose città della Basilicata per numero di residenti che sommato a quello dell’utenza comprensoriale è di fatto dopo il San Carlo a Potenza e l’ospedale di Matera il terzo polo ospedaliero lucano. Persino la mia sollecitazione di prolungare l’attività del presidio di Polizia per prevenire gli episodi che si sono verificati in passato di aggressione a medici, alla luce di quanto accaduto la notte scorsa, è ancora più urgente ed è ancora più intollerabile che il dirigente dell’Asm l’abbia bollata burocraticamente come questione che non dipende dall’Asm scaricando la responsabilità, come da abitudine consolidata, su altri. Infine anticipo l’iniziativa dell’on. Cosimo Latronico di valutare la proposta di una commissione di indagine parlamentare.
Di seguito la replica della dirigenza ASM
Al pronto soccorso di Policoro la situazione è di assoluta normalità. Questa notte 40 interventi all’85% con codici verdi. Sacco: “Gli organici a disposizione ci consentono di fronteggiare l’accesso estivo”
La situazione al pronto soccorso di Policoro è di assoluta tranquillità. E’ la dichiarazione a caldo rilasciata dal direttore sanitario dell’ASM Andrea Sacco dopo l’ennesima, ripetuta, preoccupazione a giorni alterni sul pronto soccorso. Timori che, pur nelle oggettive difficoltà legate alla non completa presenza organica e all’incremento di utenti per via del turismo, non trovano conferma nei numeri e nella situazione di fatto. Occorre, anche in questo caso, fornire qualche dato per sgombrare il campo dai soliti fraintendimenti e da numeri assolutamente non riscontrabili. Innanzitutto dalle otto di ieri sera sabato 25 luglio alle otto del mattino di oggi domenica 26 luglio, il numero degli interventi è stato di 40 utenti. “Di questi” precisa il responsabile del pronto soccorso, il dottor Rocco di Leo, “ben l’85% era per un codice verde, quindi per situazioni assolutamente tranquille e facilmente risolvibili”. Non corrisponde al vero, inoltre, che in servizio ci sia un numero limitato di medici ed infermieri. Per ogni turno mattutino, pomeridiano e notturno ci sono almeno tre infermieri e due oss oltre al medico di turno al pronto soccorso. Circostanza di assoluto rilievo è che il medico del pronto soccorso, ad esempio nella giornata di oggi domenica, ha a disposizione almeno sette altri medici presenti nell’ospedale di Policoro ed appartenenti a tutte le specialità mediche più importanti e di supporto all’emergenza: ad esempio animatore, cardiologo, pediatra, ginecologo. Dunque in ogni momento della giornata e sette giorni su sette all’ospedale di Policoro vi è personale infermieristico e medico specializzato pronto ad intervenire efficacemente in qualunque momento. Né si dimentichi che accanto al pronto soccorso c’è la guardia medica, che coadiuva i sanitari nello smistamento dei codici bianchi. In più è presente in zona una rete capillare di ambulanza del 118, per le situazioni più impellenti. Ma la ASM ha anche attivato guardie mediche a Metaponto e a San Basilio.
È pur vero che gli organici non sono al gran completo, ma l’azienda, come già ampiamente e ripetutamente spiegato in altri comunicati, ha potenziato gli organici al pronto soccorso e “sta assicurando le sostituzioni” -ricorda il direttore sanitario dell’ospedale di Policoro Franco Dimona “con trasferimenti temporanei dall’ospedale di Tinchi ed altre strutture aziendali. La situazione è tranquilla e sotto controllo”. Quanto ai medici, sia il primo avviso pubblico per medici di pronto soccorso sia il secondo non hanno prodotto candidature utili, con ogni probabilità perché si tratta di offerta di contratti di lavoro a tempo determinato. Sta, intanto, per essere completato il concorso per l’assunzione di ben quattro medici di medicina d’urgenza e di accettazione, con assunzioni a tempo indeterminato che, si spera, riusciranno finalmente a trovare candidati disposti ad accettare offerte di lavoro. In più, il management ha realizzato numerosi interventi organizzativi per potenziare gli organici durante il periodo estivo. Ad esempio è stata sospesa la concessione dei part-time, è stato differito il termine di inizio di eventuali aspettative richieste dal personale dipendente, è stata richiesta la collaborazione di altre autorità per la verifica e lo smascheramento di situazioni di malattia o di permessi per legge 104 fruiti in modo truffaldino. E nemmeno, quando si parla di personale in azienda sanitaria, si può far finta di dimenticare che esistono leggi nazionali e regionali con ben precisi limiti di spesa da rispettare. Ciononostante l’azienda con accorte e ben mirate azioni, pone il pronto soccorso di Policoro nella condizione di essere perfettamente operativo e del tutto fruibile dai numerosissimi residenti e turisti che affollano le spiagge ioniche. I numeri degli interventi che quotidianamente vengono richiesti al pronto soccorso, così come le prestazioni rese da medici e personale sanitario, dimostrano, dati oggettivi alla mano, che il procurato allarme è del tutto destituito di fondamento. Relativamente al caso del bambino purtroppo deceduto qualche giorno fa, è bene rimarcare -fanno sapere il medico legale e l’anatomo patologo aziendali- che è un caso di ipertermia è che la meningite è una ipotesi pressoché impossibile più che remota. Non corrisponde a verità che il pronto soccorso sia stato preso d’assalto da gente preoccupata. Alcuni turisti vi si sono effettivamente recati, ma sono stati subito tranquillizzati. In ogni caso le strutture aziendali stanno procedendo, come sempre, a verificare che non si tratti di ipotesi a rischio per la collettività. Di certo non si può pensare di adoperare il pronto soccorso come ufficio informazioni su un eventuale caso di meningite.
“Stiamo facendo al meglio il nostro dovere” ha concluso il Direttore sanitario Andrea Sacco, “se poi qualcuno ritiene che il pronto soccorso debba essere inondato di personale per non si comprende bene per quali catastrofi fronteggiare, bene noi non ci stiamo e non ci prestiamo al chiacchiericcio. Quanto infine al posto di polizia, non può che ribadirsi, ancora una volta, che non spetta all’azienda sanitaria imporre al ministero dell’interno di distaccare un agente di polizia fisso presso il pronto soccorso di Policoro. Ne’ possiamo firmare ordini di servizio con cui imponiamo all’agente di polizia di rimanere a Policoro oltre le ore eh già garantisce tutte le mattine”.