Anche quest’anno le città italiane si illuminano di viola per accendere i riflettori su un killer silenzioso” ancora troppo poco conosciuto: si stima che nel 2030 il tumore al pancreas sarà la seconda causa di morte per neoplasia al mondo.La campagna di sensibilizzazione nasce con l’obiettivo di portare l’attenzione pubblica su una patologia che in Italia, ogni anno, colpisce oltre 13mila persone.Secondo gli ultimi dati del Centro Oncologico di Rionero (Irccs-Crob) i ricoveri in regime ordinario per tumori al fegato, pancreas e vie biliari sono stati 179 a cui si aggiungono 116 ricoveri in day hospital e 4 interventi chirurgici. Di qui la sollecitazione ad un’iniziativa simbolica ma di forte significato anche in Basilicata.
Nella serata di giovedì 15 novembre, Giornata Mondiale per la lotta al Tumore al Pancreas, diverse città italiane vedranno illuminati di viola palazzi, monumenti, edifici, piazze e luoghi simbolici e rappresentativi al fine creare consapevolezza sulle neoplasie pancreatiche e richiedere alle istituzioni di impegnarsi a promuovere informazioni e campagne di prevenzione.Promossa dall’Associazione Nastro Viola Onlus, con la collaborazione delle associazioni Fondazione Nadia Valsecchi Onlus, Associazione Oltre la Ricerca Onlus e Associazione My Everest Onlus, la campagna “Facciamo luce sul tumore al pancreas” è arrivata in Italia nel 2016 e ha riscosso un successo sempre crescente: grazie al tamtam di pazienti e familiari e all’impegno di istituzioni pubbliche e private l’anno scorso sono stati ben 80 i comuni che hanno aderito all’iniziativa che nel mondo coinvolge luoghi suggestivi come le Cascate del Niagara o l’Opera House di Sidney.
La diagnosi precoce del tumore al pancreas è resa difficile poiché i sintomi maggiormente riconducibili a questa malattia appaiono solo in stato avanzato. I campanelli di allarme maggiormente frequenti sono costituiti da ricorrenti disturbi dell’apparato digerente, improvviso calo di peso, persistenti dolori addominali che si irradiano alla schiena, urine scure, feci di colore chiaro, nausea, vomito, comparsa improvvisa di diabete, prurito ed ittero (colorazione giallastra della cute e della parte bianca dell’occhio).
Il tumore al pancreas ad oggi non ha una prognosi buona, questa scarsa percentuale di sopravvivenza è dovuta in gran parte al fatto che nelle fasi iniziali non si manifesta con sintomi eclatanti, cosa che porta alla già avvenuta disseminazione metastatica al momento della diagnosi.
Non è facile porre diagnosi di cancro al pancreas, anche per la sua localizzazione anatomica molto profonda nella cavità addominale e perché alcuni segni iniziali sono simili a quelli di molte altre patologie.
Tuttavia è fondamentale recarsi dal proprio medico curante in presenza di uno qualunque dei seguenti sintomi: nausea, perdita di appetito, calo di peso non dovuto a diete, dolore nella parte alta o centrale dell’addome che si irradi a sbarra o a cintura, ittero, feci molto chiare con urine scure, improvviso riscontro di diabete, tromboflebiti migranti.
Il medico di famiglia, dopo la visita, in presenza di questi sintomi, dovrebbe prescrivere delle analisi del sangue e degli esami strumentali che possono essere l’ ecografia, la TAC spirale dell’addome con m.d.c., la RMN dell’addome con m.d.c.
Altre indagini successive potrebbero essere la CPRE, in cui l’operatore può effettuare una biopsia e la PET. Sotto la guida ecografica o della TAC si possono fare degli ago-aspirati o delle ago-biopsie diagnostiche.
C’è ancora tempo per aderire alla campagna “Facciamo luce sul tumore al pancreas”. Tutti possono inoltrare la domanda al proprio comune oppure a un ente pubblico o privato che metta a disposizione della causa un elemento del proprio patrimonio artistico e architettonico su cui accendere una luce viola. Per richiedere la lettera di adesione si può inviare una mail all’indirizzo info@nastroviola.org
Nov 11