L’utilizzo dei farmaci a base di cannabinoidi, indicati come ausilio terapeutico nella cura di gravi patologie e nei trattamenti palliativi per i malati terminali, sarà presto possibile anche in Basilicata. La quarta Commissione consiliare, infatti, nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità la proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Mollica (Udc), che prevede disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi nell’ambito del Servizio sanitario regionale.
Questa mattina, alla presenza dell’assessore alla Salute, Flavia Franconi, è stato illustrato, nell’ambito di una conferenza stampa, il progetto legislativo che dovrà ora passare all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
“La società deve farsi carico dei pazienti che vivono situazioni drammatiche e dare risposte esaurienti, condite con la parola solidarietà”. Lo ha detto il presidente della quarta Commissione consiliare permanente (Politica sociale) Luigi Bradascio rivolgendosi ai giornalisti presenti. Bradascio ha poi espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto in Commissione e ha ringraziato tutti i consiglieri per “l’impegno profuso nell’analisi del testo, la sensibilità dimostrata nei confronti del dolore maligno oncologico e la celerità con la quale si è concluso l’iter procedurale”.
Soddisfazione è stata espressa anche da parte del proponente del progetto legislativo, Francesco Mollica. “Questo progetto di legge – ha detto – è patrimonio di tutta la Commissione consiliare che lo ha approvato all’unanimità, del Consiglio regionale e dell’intero sistema sanitario regionale”. Nel ricordare che la pdl era stata presentata già nella scorsa legislatura e sottoscritta anche del consigliere Navazio, ma poi non approvata a causa della chiusura anticipata della stessa legislatura, Mollica ha spiegato che saranno realizzate campagne d’informazione, poiché ”si tratta di argomenti delicati da affrontare con molta attenzione”. “Il costo dei farmaci – ha aggiunto il consigliere regionale – è molto alto, e il principio attivo è importato, ma c’è un istituto chimico farmaceutico militare di Firenze che potrebbe produrli in Italia. I farmaci – ha spiegato – potranno essere utilizzati non solo nella terapia del dolore ma come ausilio nella cura di gravi malattie (patologie neuromuscolari, artrite reumatoide, controllo dell’emesi durante l’uso di chemioterapia)”.
Negli undici articoli del testo se ne prevede la somministrazione in ambito ospedaliero, domiciliare (su prescrizione del medico di Medicina generale, sulla base del piano terapeutico redatto dal medico specialista ospedaliero che ha in cura il paziente) e nelle strutture sanitarie private accreditate che erogano prestazioni in regime ospedaliero. Il testo licenziato in Commissione prevede, inoltre, che i farmaci cannabinoidi siano acquisiti solo tramite la farmacia ospedaliera.
”La Basilicata approvando questa legge è in linea con le altre Regioni. Si tratta di un’innovazione importante – ha detto l’assessore Franconi – e la Giunta regionale si farà carico, attraverso un osservatorio speciale, di monitorare l’utilizzo e l’efficacia di questo tipo di terapie. Al momento – ha spiegato – è difficile prevedere il numero di utenti che potranno usufruire di questi farmaci trattandosi di pazienti che non rispondono alle terapie tradizionali per cui non sono quantizzabili i costi necessari.”
Potenza, 10 giugno 2014