“Siamo soddisfatti che il direttore del Deu, Diodoro Colarusso, ci abbia dato ragione sulle gravi criticità da noi segnalate sul servizio del 118 in provincia di Matera. Ora vorremmo solo sapere quanto tempo ci vuole ancora perché sia attuata la sua decisione di “revoca immediata” dei vecchi accordi per l’uso del personale del 118 per i trasporti secondari di pazienti dell’Asm anche fuori regione”.
Il Segretario Provinciale della Fials di Potenza, Giuseppe Costanzo, è sarcastico ma ne ha ben ragione: quella dei tempi lenti dell’apparato amministrativo è in effetti un paradosso per un Dipartimento dell’Emergenza Urgenza.
Ci sono volute infatti ben tre settimane, dal 26 aprile al 17 maggio, perché il documento della Fials, che sollevava il caso dell’uso improprio dei mezzi del 118 a Matera, arrivasse sul tavolo del direttore del Deu.
Poi la cosa prende una cadenza mensile abbastanza regolare (con il solo salto di agosto: ma si sa, nel cuore dell’estate gli uffici si svuotano): il 21 giugno il dottor Colarusso incarica il Dr Serafino Rizzo, responsabile dei punti territoriali di soccorso, di verificare la segnalazione della Fials. Il 16 luglio il dirigente risponde e conferma che “tale modello di gestione dei trasporti secondari in provincia di Matera crea non poche difficoltà alle attività ordinarie del 118, riguardanti sia la programmazione dei turni del personale medico, sia la gestione di ogni singolo evento”. Questo servizio “aggiuntivo”, infatti, utilizzando ambulanze per il trasferimento con cadenze giornaliere, “scopre” sistematicamente il territorio e gioca forza coinvolge altre postazioni con effetti a catena nel rallentamento del servizio di emergenza urgenza.
Il dottor Colarusso si prende i suoi tempi ma il 26 settembre parte finalmente la risposta alla Fials: gli accordi del 2015 che caricano al Deu (allora si chiamava ancora Dires) il trasporto anche fuori regione di pazienti materani di qualsiasi categoria “mettono in grande difficoltà il sistema regionale 118 contribuendo significativamente al mancato raggiungimento degli obiettivi” mentre “si evidenzia una palese disparità organizzativa tra la provincia di Matera e quella di Potenza”. Di qui la decisione di revocare immediatamente i vecchi accordi e di verificare le modalità di pagamento dei turni di reperibilità assicurati dal personale del 118 per chiederne eventualmente il rimborso all’Asm.
“Sollecitiamo quindi – conclude il Segretario Fials Giuseppe Costanzo – il responsabile del DEU a intavolare trattative con l’Asm per l’istituzione di protocolli condivisi per la gestione dei trasferimenti secondari, tenendo conto della normativa nazionale e regionale, e per il trasferimento protetto dei pazienti stabilì che non necessitano di assistenza che possono anche essere affidati al 118 ma con personale dedicato evitando le criticità che si stanno verificando.