Il segretario generale Fials Matera, Giovanni Sciannarella, il segretario aziendale Fials, Marco Bigherati e il segretario regionale Fials ADMS, Angelo Fracchiolla, in una nota denunciano i teatri insopportabili da parte del Governo regionale su alcune scelte che riguardano la salute e il lavoro nella nostra regione. Di seguito la nota integrale.
Fials Matera: “Dalla Regione Basilicata solo incertezze e teatrini insopportabili”
Dopo il pasticcio della riforma sanitaria che voleva accorpare l’Asm all’ospedale San Carlo di Potenza, la mancata nomina del direttore generale dell’Asm che a distanza di oltre un anno non si è ancora concretizzata, le assunzioni di infermieri e oss annunciate agli organi di informazione e non ancora formalizzate, il pasticcio con l’ospedale di Tinchi pronto e non ancora avviato, lo scandalo degli ospedali del Qatar, il piano emergenza Covid approvato solamente a novembre 2020 e i casi degli assessori regionali Leone e Cupparo, tutte questioni che danneggiano i lavoratori e i cittadini lucani, il Governo regionale registra l’ennesima battuta di arresto grazie alla sciagurata idea dell’assessore regionale Cupparo di accorpare il Consorzio Industriale di Matera a quello di Potenza per creare una Società per azioni a controllo regionale, quindi una società gestita da capitale pubblico. Questo balletto va in scena da diversi mesi ma nei giorni scorsi il Consiglio regionale ha visto mancare il numero legale al momento del voto. Quindi tutto rimandato, per fortuna aggiungo, ma non definitivamente accantonato. Adesso c’è stato il balletto delle dimissioni respinte e qualche gruppo politico di maggioranza farà il giochino di alzare la voce per cercare di recuperare elettorato, concederanno altre poltrone e tutto andrà avanti. Con buona pace di tutti! Noi cittadini siamo stanchi di un cambiamento solo sbandierato e mai concretizzato. Assistiamo solo a giochi di palazzo figli di vecchia politica. Riteniamo che per atto di coerenza il Governatore Bardi dovrebbe staccare la spina a questo governo e ritornare alle elezioni.