Il Segretario Generale Fials Matera, Gianni Sciannarella e il Segretario Aziendale Fials Matera, Marco Bigherati in una nota inviata all’Asm, alla Regione Basilicata e al Ministero della Salute denunciano la grave situazione in cui versa il comparto operatorio dell’ospedale di Policoro.
Nei giorni scorsi abbiamo accolto le segnalazioni dei lavoratori del comparto operatorio dell’ospedale di Policoro che denunciavano una gravissima carenza di infermieri, tale da rendere molto difficile la fruizione di ferie e permessi vari. In realtà il nostro sindacato Fials Matera aveva già inviato nello scorso mese di ottobre un’altra nota di pari oggetto che non ha mai avuto risposte da parte dell’Asm. Oggi la situazione è ancora più grave perché il personale è allo stremo dopo aver garantito, con grande abnegazione, in tutti questi mesi il normale svolgimento delle attività operatorie. Ricordiamo che il personale infermieristico del comparto operatorio di Policoro oltre alle attività proprie deve anche provvedere al lavaggio, confezionamento e sterilizzazione dello strumentario chirurgico e deve garantire anche l’approvvigionamento del materiale proveniente dai magazzini e dalla farmacia perché non vi è un coordinatore delle attività. Il tutto è aggravato anche dalla quasi totale assenza di personale di supporto. Ci sono solamente 3 Oss per tutto il comparto ed i 2 ausiliari vengono utilizzati sia per dare una mano nelle sale ma soprattutto per le pulizie perché non vi è il personale della ditta esterna come invece accade all’ospedale di Matera. Questa situazione è diventata insostenibile perché dopo diversi mesi di pandemia il personale è a rischio stress lavoro correlato.
Nei mesi scorsi il direttore generale facente funzione Gaetano Annese e l’assessore regionale Rocco Leone avevano annunciato 80 assunzioni di infermieri, ma ad oggi non è arrivato nessuno. Pertanto chiediamo che venga assunto con urgenza nuovo personale anche perché la vicina Puglia, più attrattiva perché offre contratti lunghi e stabili, rischia di svuotare le nostre strutture sia pubbliche che private.
Chiediamo interventi urgenti ed immediati altrimenti saremo presto costretti ad attivare azioni dimostrative, compreso lo stato di agitazione del personale.
Feb 01