A tre anni dall’approvazione di una legge regionale, nel dipartimento regionale Politiche della persona si è riunito ieri un tavolo tecnico incentrato sul tema della fibromialgia, presieduto dall’assessore regionale, Rocco Leone, con l’obiettivo di programmare iniziative per andare incontro alle esigenze dei pazienti affetti da questa patologia.
All’incontro, oltre all’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Gianni Rosa, che da consigliere nella scorsa legislatura ha proposto la legge, hanno preso parte il consigliere Gianmichele Vizziello, medici specialisti di Reumatologia, Terapia del dolore, Neurologia, Psichiatria, Psicologia, Fisiatria e Medicina di base sia della Provincia di Potenza che di Matera, che comporranno il tavolo tecnico e Rosaria Marino, rappresentante regionale del Comitato Fibromialgici Uniti.
La fibromialgia – è emerso nell’incontro – rappresenta una malattia invisibile, non semplice da diagnosticare, dal momento che non ha evidenze cliniche, ma altamente invalidante e impattante sulle relazioni familiari e lavorative. Fondamentale si rivela la gestione dei sintomi, rappresentati da forti dolori muscolari e poi da astenia, ovvero dalla sensazione di esaurimento delle forze fisiche.
“La fibromialgia – ha detto l’assessore Leone – è una malattia che si caratterizza per diversi aspetti e perciò interessa varie branche della medicina. Oggi vediamo che l’età dei pazienti si sta abbassando, fino a toccare quella pediatrica. È urgente perciò avviare al più presto un percorso per dare un servizio importante ai pazienti che ne sono affetti”.
Dal tavolo è emerso un gruppo di lavoro che si occuperà di predisporre un Pdta, cioè un percorso diagnostico terapeutico assistenziale che prenda in carico il paziente dalla comparsa dei primi sintomi e lo segua durante il decorso.
“Siamo stati la prima Regione in Italia a dare valore ai malati fibromialgici, dando loro la dignità di un riconoscimento attraverso un’apposita legge “ha detto l’assessore Gianni Rosa. “Riconoscimento – ha aggiunto – che seppur non completo, poiché non è competenza regionale ma statale, sarà di aiuto ai pazienti. Finalmente la nostra legge troverà applicazione. In questo modo tutti i malati saranno sicuri di essere seguiti nel miglior modo possibile, con ottimizzazione dei tempi e la creazione un percorso che non li abbandoni lungo il decorso di questa patologia altamente invalidante, creato da un team di medici lucani che hanno dato la loro disponibilità e che già da tempo seguono questi pazienti”.
Per il consigliere Vizziello “è necessario un percorso assistenziale regionale attraverso cui garantire una presa in carico multidisciplinare dei pazienti affetti da fibromialgia, migliorando l’accesso alla diagnosi e rendendo più tempestivo il trattamento della patologia. Il mancato inserimento da parte del sistema sanitario nazionale della fibromialgia nell’elenco delle malattie croniche invalidanti – aggiunge il consigliere di Fratelli d’Italia – deve spingere le amministrazioni regionali verso la definizione di un percorso assistenziale specifico in cui si individuino competenze, riferimenti territoriali e procedure diagnostiche e terapeutiche per i pazienti affetti da questa sindrome, dando il via ad un vero e proprio percorso assistenziale al termine del quale quanti soffrono di fibromialgia si sentiranno meno soli e, soprattutto, potranno migliorare significativamente la propria qualità di vita”.