Martedì 12 dicembre il 6° Circolo Istituto Comprensivo “Donato Bramante” di Matera ha ospitato, nel cortile antistante il plesso di via Greco, l’autoemoteca messa a disposizione della FIDAS Basilicata. L’iniziativa, promossa dalle insegnanti delle classi V, si colloca a termine di un percorso didattico relativo alla donazione del sangue. Percorso che si è posto come obiettivo quello di sensibilizzare le nuove generazioni verso i temi della solidarietà, della partecipazione e della cittadinanza attiva.
La complessità del tema è stata mediata dagli interventi degli esperti del settore, medici, infermieri e volontari dell’associazione FIDAS. Gli alunni hanno avuto modo di visitare l’interno dell’autoemoteca e interloquire con gli esperti.
Rilevante è stata la presenza e la partecipazione dei genitori degli alunni, molti dei quali si sono sottoposti alla procedura della donazione del sangue.
La dirigente dell’Istituto professoressa Carmela Di Perna, presente all’evento, ha sottolineato l’importanza del percorso didattico intrapreso, nonché la necessità di creare sempre maggiore sinergia tra l’istituzione scolastica e la società civile, in primis le organizzazioni di volontariato.
Il Vice Presidente di FIDAS Matera Vito Patrissi nel portare i saluti del Presidente Francesco Salvatore della sezione di Matera ha condiviso quanto espresso dalle insegnanti essendo stato direttamente coinvolto nella giornata di sensibilizzazione nelle classi V del plesso, tenutasi nelle settimane precedenti, e ha affermato: “Giornata speciale per i ragazzi e per la FIDAS, che ha permesso di far vivere direttamente quanto avviene nel percorso della donazione di sangue, che non può essere prodotto in laboratorio ma può essere solo donato, e solo facendo questo piccolo gesto, anonimo, gratuito e volontario, che si aiutano tanti ammalati e bisognosi di questo prezioso liquido”.
Ha ringraziato vivamente tutti, a partire dalla Dirigente professoressa Carmela Di Perna, alle insegnanti e a quanti hanno aderito a questa splendida iniziativa che ha prodotto un risultato immenso: far conoscere ai ragazzi un mondo per molti versi inesplorato, quello della donazione non solo di sangue, ma di solidarietà verso gli altri.