Filt Cgil Basilicata: “Migliorare la mobilità regionale e da Potenza anche per rispondere alle esigenze di cura della popolazione”. Di seguito la nota integrale.
I dati della migrazione sanitaria della Basilicata, che ci consegnano per il 2022 una passività di 95 milioni, fanno emergere un dato drammatico della sanità lucana. A questo dato, che riguarda principalmente il comune di Potenza, peggiorato con la gestione dell’ ultimo direttore generale dell’ospedale San Carlo, deve far seguito un miglioramento della mobilità, primo perché dobbiamo garantire il diritto alla salute e la libertà di curarsi dove si vuole, ma anche perché, per quanto il servizio sanitario in Basilicata possa migliorare, ci sarà sempre una percentuale di persone che deciderà nella propria libertà di curarsi dove vuole. Per questo motivo, e non con un comunicato sommario come fatto dal neosindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, la questione mobilità e collegamento per l’aereoporto di Pontecagnano, oltre alla questione Alta velocità, deve essere trattato con le dovute competenze. In tanti in maniera sommaria si avventurano in comunicati sulla mobilità vedendo solo la questione risparmio tempo, senza sapere che a monte c’è un lavoro di pianificazione e organizzazione non indifferente. La città ha la necessità di sviluppare il suo collegamento verso Salerno sia in termini di ferro che di gomma, ma l’efficientamento non è solo legato alla velocizzazione di 20 minuti, come qualcuno in maniera superficiale vuol far credere, bensì all’efficentamento della linea, al distanziamento e all’acclività della linea. Intanto bisogna parlare non di Alta velocità ma di Alta capacità, proprio perché è la qualità della linea e del sezionamento legato al distanziamento che determina anche il fattore tempo, e poi la capacità di reggere il traffico merci in modo che si possano collegare i quattro porti del sud facendo da cerniera e smaltendo quello che è il traffico marittimo verso i porti di Genova e Trieste, così come illustrato nel nel progetto del professor Canesi nel suo libro. Su questo concorda la posizione della Filt Basilicata favorevole alla bretella Tito – Polla che abbasserebbe le pendenze per poter consentire il traffico merci rendendolo competitivo con le tonnellate rimorchiate e la lunghezza così come previsto dalla normativa europea, e poi pretendere un cadenzamento del servizio con fermata a Pontecagnano da integrare nel contratto di servizi della Regione Basilicata e Trenitalia. Dal versante materano è essenziale che la città venga collegata in maniera rapida con Bari, e questo indipendentemente se il player sia Fal o Trenitalia perché una città che intercetta una mole di turisti così elevata deve avere un collegamento efficiente. In questa ottica l’ auspicio è di collegare Matera con Potenza sia con un’ efficientamento stradale che ferroviario per cercare di avvicinare i due capoluoghi per troppo tempo collegati male. In questa ottica il Lucania express, così come i treni della Magna Grecia, sono treni sperimentali che, pur nelle loro utilità nell’offrire un servizio, non possono da soli soddisfare quella che è la richiesta di efficientamento della mobilità lucana. Siamo certi che il nuovo assessore saprà dare risposte concrete a quelle che sono le richieste dei lucani per far uscire dall’atavico isolamento la regione.