La Conferenza delle Regioni, su sollecitazione del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, sta già affrontando da tempo il delicato tema legato da un lato ai criteri di riparto del fondo sanitario nazionale e dall’altro alla mobilità sanitaria interregionale e alle sue conseguenze sul riparto del fondo stesso.
Dopo aver sollevato la questione in seno alla Commissione Salute, il presidente Pittella, con una nota del 20 luglio scorso indirizzata al Presidente della Conferenza, Stefano Bonaccini, ha chiesto espressamente di inserire all’ordine del giorno della prossima riunione della Conferenza i due argomenti. E in particolare: “Criteri di riparto del fondo sanitario nazionale” e “Mobilità sanitaria interregionale”.
Due giorni dopo, il presidente Bonaccini, con una nota a sua firma del 22 luglio, richiamando la lettera di Pittella e facendo proprio l’appello del presidente della Regione Basilicata, ha scritto al coordinatore e al coordinatore vicario della Commissione Salute, Antonio Saitta e Sergio Venturi, per chiedere di “esaminare le due questioni poste nella prossima riunione della Commissione, al fine di poter riportare gli esisti dell’istruttoria in sede di Conferenza delle Regioni del 3 agosto prossimo”.
Come si vede, è la Regione Basilicata a portare la battuta in sede nazionale sul tema spinoso della Sanità, nel solco tracciato dal presidente Pittella negli incontri avuti a Villa D’Agri, Chiaromonte e Rionero.
Come è noto, la Basilicata rivendica una modifica dei tetti di spesa del personale per la semplice ragione che nel 2004 (anno a cui si fa riferimento per calcolare i tetti di spesa) i costi rivenienti dall’attivazione del Crob e del servizio di emergenza urgenza “118” avevano solo in parte manifestato i propri effetti sul bilancio di quell’esercizio finanziario.
E proprio partendo dalla centralità dei cittadini e dalla necessità di assicurare a tutti i lucani il diritto alla salute tutelato dalla Costituzione, la proposta di riforma che il governo regionale si appresta a varare nella seduta di venerdì prossimo farà del servizio di emergenza-urgenza “118” l’architrave di un servizio pubblico efficiente e coerente con la visione strategica a suo tempo definita dal centrosinistra lucano e da quanti si sono alternati alla guida della Regione Basilicata.