In continuità con la “Carta della Comunità” – proposta programmatica sulla buona sanità del durante e dopo pandemia – elaborata a conclusione del V Forum Sanità Futura (Melfi, 26 e 27 novembre), l’associazione Sanità Futura ha inviato una lettera al Presidente della Regione Vito Bardi, all’assessore alla Sanità Rocco Leone, alla Conferenza dei Sindaci del Vulture-Melfese-Alto Bradano, alle associazioni e alle organizzazioni che hanno condiviso i lavori del Forum “Covid Life Long Term”.
“Ci sembra opportuno e fondamentale che tutte le istituzioni che si preoccupano di tutelare la salute pubblica e i Sindaci che sono sempre stati in prima linea per difendere l’assistenza territoriale – è scritto nella lettera a firma del presidente Giuseppe Demarzio – apprendano la mancata esecuzione in Basilicata, delle decisioni adottate dal governo Nazionale col Decreto Draghi DL n. 73/2021 che, se osservato dal mese di maggio ad oggi, avrebbe potuto invertire il dato drammatico trasmessoci dall’Agenas in un recente Focus sulla nostra Regione riferito in primo luogo alle prestazioni specialistiche. Tali dati hanno certificato una situazione di emergenza che poteva e può, ancora oggi, essere evitata con la semplice esecuzione di quanto stabilito a livello nazionale. Siamo sconfortati per l’azione di respingimento verso i pazienti extra-regionali che vorrebbero venire a curarsi in Basilicata ma che non possono farlo per trascuratezza amministrativa – è scritto ancora nella lettera – una discriminazione odiosa principalmente perché trattasi di prestazioni sanitarie. La vicenda del Miulli è ancora viva e dolorosa per i nostri concittadini e se in Puglia sono finite le risorse qui in Basilicata ci sono, ma sono bloccate e destinate a perdersi. Vogliamo con forza ribadire che non ci sarà nessun domani se non si rimuovono gli ostacoli di oggi. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità per un indispensabile cambio di passo, che porti a un modo di operare costruttivo e che diventi di esempio in altre situazioni. Non si conseguiranno gli obiettivi del PNRR se le norme promulgate dallo Stato in piena emergenza verranno ulteriormente disattese. Non saremo al sicuro se le istituzioni non ascolteranno il grido preoccupato di chi è quotidianamente a contatto con le esigenze degli ammalati e con la popolazione che chiede di poter prevenire le malattie”.
Di qui la proposta del coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci, del Comune di Melfi e degli altri soggetti di rappresentanza territoriale su di una tematica che riguarda tutta la popolazione, affinchè con l’adozione di un ordine del giorno si solleciti il Presidente della Regione Basilicata e l’Assessore alla Sanità a convocare un incontro aperto a una delegazione.
Sarà il gruppo di lavoro permanente (composto da professionalità tecnico-scientifiche, Regione, ASL, aziende ospedaliere, Comune, Ambito Sociale di Zona, privato accreditato, Farmacie, Medici di medicina generale, terzo settore/cooperazione e associazionismo dei pazienti,) in fase di costituzione dopo il V Forum, a definire modalità e strumenti della prima ed urgente iniziativa che sarà svolta a partire dai prossimi giorni. Al Gruppo di Lavoro è stata affidata la “mission” di dare prosecuzione e iniziativa verso l’attuazione del PNRR e di due strumenti regionali in fase di definizione: il Piano Strategico Regionale e il nuovo Piano Sanitario Regionale.
Ma se non si affrontano le questioni emergenziali sollevate, il rischio – dice Demarzio – è di non cogliere il piano nazionale di ripresa e resilienza quale occasione unica di cambiamento ed innovazione, facendo i conti, veri, con la realtà dei SSR, proponendo cambiamenti necessari che vanno dagli investimenti in strutture ed in tecnologie diagnostiche e terapeutiche fino a quelle informative a supporto del “mantenimento in carico” dei pazienti con una gestione integrata delle informazioni. Le strutture private accreditate in questo periodo di pandemia, non ancora concluso, sono state indispensabili; hanno erogato servizi necessari per la popolazione proprio quando l’accesso agli ospedali era bloccato a causa del Covid. In questa situazione del tutto inaspettata molte strutture accreditate hanno dovuto rivedere la propria organizzazione e sono ancora in attesa del trasferimento delle risorse per il pagamento delle prestazioni e dei servizi erogati durante l’anno. Per dare completa conseguenza alle confortanti affermazioni del Presidente Bardi e dell’Assessore Leone sull’importanza del contributo che hanno svolto e che continueranno a svolgere le strutture territoriali private accreditate nell’interesse dei cittadini utenti del SSN, è quindi indispensabile garantire rapidamente il pagamento delle prestazioni erogate nel 2021, incluse quelle verso gli utenti extra-regionali.