Fp Cgil Medici e Fials Adms: “Asm, l’isola felice che non c’è”. Di seguito la nota integrale.
Sin dallo scorso anno ed in maniera intensiva negli ultimi mesi, l’Italia protesta con grandi manifestazioni, in numerose citta’ metropolitane e non, contro un Servizio Sanitario Nazionale che non è più in grado di garantire, ovunque e a tutti , il diritto alla salute, solennemente sancito dalla nostra Costituzione. L’ultima manifestazione è stata quella di sabato 20 maggio a Napoli dove hanno manifestato in 50mila.
Il focus della protesta è il definanziamento del sistema sanitario pubblico, da parte del governo, la fuga di professionisti dalla sanità, la grave carenza organica dei medici e non solo. Si chiede la completa sostituzione del personale cessato per pensionamento o per dimissioni volontarie.
Nell’Azienda Sanitaria Matera tutto questo non accade alla luce degli ultimi comportamenti adottati nei confronti dei medici.
L’Azienda si illude di vivere su “One Happy Island”, l’isola felice di Aruba conosciuta nel mondo non solo grazie al suo incredibile mare, alle sue straordinarie spiagge di sabbia bianca caraibiche, al contesto naturale e al clima soleggiato, ma anche e soprattutto per la sua popolazione, sempre sorridente, oltre che ospitale e accogliente.
Cara Azienda Sanitaria, purtroppo la realtà è ben altra! L’Asm comprende le spiagge ioniche, i siti storici sono quelli delle Magna Grecia.e il grande e meraviglioso museo a cielo aperto “ i Sassi “.
Disgraziatamente, però, la popolazione non è sempre sorridente a causa del mal funzionamento della sanità locale e regionale. Anche in questa Azienda esiste una grave carenza di dirigenti medici per i motivi su esposti.
Non si può negare la richiesta di trattenimento in servizio a coloro che vorrebbero e potrebbero rimanere in servizio , nel rispetto della normativa, pur avendo raggiunto i requisiti per la pensione. Non è comprensibile accanirsi per respingerli.
I medici vorrebbero fermarsi per contribuire a rendere concretamente esigibili i diritti di cittadinanza connessi alla salute.
Non si può far finta di niente rispetto alle ferie accumulate insieme a un monte ore di credito di centinaia di ore . Le ferie che rimangono patrimonio inalienabile dei dipendenti, impossibili da pagare e da recuperare inducono i medici a ricorrere alla vie legali per la mancata fruizione. Il monte ore di credito non è estinguibile per l’impossibilità ad assentarsi nel corso del rapporto lavorativo.
Per non parlare poi dell’atteggiamento severo ed eccessivo nei confronti di alcuni dirigenti medici, deferiti al Consiglio di Disciplina.
Passato il tempo degli “eroi della sanità” torna ancora più grave il problema delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche ( tempi di prenotazione biblici), tempi di permanenza, nel pronto soccorso diventati inaccettabili per carenza di dirigenti medici dedicati( dovrebbero essere minimo 16, massimo si sono ridotti a 5), carenza di dirigenti medici radiologi, cronica carenza di psichiatri che esporrebbe quelli che lavorano a episodi di violenza, riduzione dei posti letto nei presidi ospedalieri ,migrazione di dirigenti medici presso altre aziende sanitarie per un migliore qualità della vita lavorativa e personale .
I cittadini, pertanto, sono “indotti” a ricorrere alla sanità privata per accedere in tempi congrui alle prestazioni o emigrano incrementando le vie di fuga per la salute Sud>Nord.
La situazione che caratterizza l’Azienda Sanitaria Materana pensa di non aver bisogno di medici e di personale dell’avvocatura dell’Azienda presente, infatti ricorre a medici gettonisti e legali esterni per conferire gli incarichi, con oneri a carico del bilancio pubblico .
Certi di essere presi in altissima considerazione ci auguriamo un inversione di rotta ricordando che il cittadino è sempre al centro delle decisioni mediche e amministrative in quanto usufruttatore di Salute.