Gennaro Giansanti, già dipendente Irccs-Crob: per il rilancio dell’Irccs Crob la mobilitazione è l’arma più efficace. Di seguito la nota integrale.
Anche se fuori tempo massimo le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil F.p., con una nota congiunta, apparsa sugli organi di stampa il 21 luglio u.s., hanno proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto, della ricerca scientifica e della dirigenza medica, sanitaria, tecnica e professionale dell’Irccs-Crob. La decisione è scaturita dopo la partecipazione ad un incontro farsadue giorni prima, che vide l’assenza della Commissaria Straordinaria, Sabrina Pulvirenti, senza aver potuto affrontare i nodi irrisolti per il rilancio dell’unico Centro di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico presente in Basilicata.Nodi irrisolti, già oggetto di denunce e polemiche da oltre un anno, fra le tante, segnalo quella del 14 giugno u.s. a firma del sottoscritto, apparsa su ‘La Nuova’ e su altri organi di stampa dal titolo:- ‘l’Irccs-Crob in stato comatoso’, alla quale fece seguito, dopo due giorni, forse per “coincidenza”?, un video del Presidente della Regione, V. Bardi, il quale annunciava ai lucani un Piano di potenziamento e rilancio dell’Istituto. Un roboante intervento che dettagliava un libro dei sogni. Un tema, quello del potenziamento e del rilancioauspicato da tutti i lucani e soprattutto dai pazienti affetti da neoplasie, che ha visto solo propaganda e annunci ad effetto, fin dall’insediamento del cosiddetto Governo del cambiamento. Ora, agli sgoccioli della legislatura, ecco il Generalissimo V.Bardi, come un illusionista di professione, estrae dal suo cilindro la ricetta magica, per fare “volare alto” l’Irccs-Crob.Intanto le OO.SS. sono sul piede di guerra, ma, da quanto si è appreso, lo stato di agitazione è stato temporaneamente sospesodopo l’incontro del 3 c.m. con il Prefetto che ha fatto da calmiere,inducendo gli organi di Governo della Regione a predisporre la calendarizzazione di opportuni incontri fra le parti, per la revisione della cosiddetta delibera di potenziamento incriminata. Intanto nel corso di questa torrida estate, vari sono stati i pronunciamenti pro e contro il libro dei sogni, a partire dall’immediato plauso, alquanto servile diramato a caldo, il 19.6.2023, dal Presidente del C.I.V. del Irccs-Crob, Prof. G. Petrella. Successivamente ritrattato nel corso dell’audizione in IV Commissione del Consiglio regionale il 27.7.2023, facendo a pezzi la D.G.R del 16.6.2023, relativa al cosiddetto potenziamento dell’Irccs-Crob. Lo fece in compagnia degli altri dirigenti dell’Istituto edella totalità dei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, ivi compresii dirigenti dell’Agenas presenti.In qualche modo, questi ultimi, ne furono gl’ispiratori, salvo poi ritrattare, riarticolando analisi e prospettiva alla luce del Decreto di riordino degl’Irccs, suggerendo, appunto, la rivisitazione della delibera, per un reale e concreto piano di potenziamento e di rilancio, a partire dal ripristino di quelle U.O. complesse e di quelle semplici, smantellate nel corso degli anni.Al di la delle volontà espresse, sia in sede di IV Commissione che dal Prefetto, ritengo sia necessario non abbassare la guardiae chela mobilitazione vada preparata ed organizzata, per imporre il rispetto degli impegni assunti e disattesi nel corso di questa legislatura di Governo di Centro Destra.Continuo, ostinatamente, a sostenere che l’Irccs-Crob nei momenti cruciali della sua storia, i balzi in avanti li ha fatto anche e soprattutto, quando, in primis, il personale organizzato e diretto dalle rappresentanze sindacali aziendali, faceva sentire la propria voce e la propria forza, coinvolgendo il resto del tessuto sociale in difesa di un bene comune. Quindi, la mobilitazione, è necessaria, fra l’altro, per porre fine ai continui annunci e alla propaganda, che negli ultimi quattro anni hanno prodotto solo fiumi di parole e l’intasamento delle cronache giornalistiche sul tanto atteso potenziamento e rilancio, pronunciando cifre significative, che, per ragioni di spazio tralascio di segnalare gli autori, le date e i singoli importi, che complessivamente ammontano a oltre 61 milioni di Euro, sui quali, nessuno mai ha dato conto, né dell’utilizzo, né tanto meno dei risultati prodotti. Infatti, ancora oggi si sta a parlaredi potenziamento e rilancio. A testimoniare tutto quanto sto sostenendo, basta comparare, il verbale del 16.7.2019dell’ audizione in IV Commissione dei precedenti dirigenti dell’Irccs-Crob con quello dell’ultima audizione del 27.3.2023, per rendersi conto, che in concreto la situazione rimane come prima , se non peggio di prima. Perciò, per impedire che la questione del potenziamento e del rilancio dell’Irccs-Crob, sia oggetto di ulteriori annunci e di propaganda elettorale, la mobilitazione è l’arma più efficace.