Un fiocco blu sul camice bianco sarà anche quest’anno indossato dai tecnici sanitari di laboratorio biomedico di tutta Italia in occasione, il prossimo 22 dicembre, della Giornata Nazionale dei Tecnici sanitari di Laboratorio biomedico (Tsbl). In Basilicata sono iscritti all’albo 269 professionisti che quotidianamente sono impegnati nei laboratori pubblici e privati dove eseguono esami importanti per la diagnosi e la prevenzione di malattie sia in ambito umano che in quello animale e vegetale.
“Il fiocco blu -ha spiegato la Presidente della Commissione d’albo dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico di Potenza e Matera Amalia Magaldi- è il nostro simbolo e in occasione del 22 dicembre unirà tutti i professionisti iscritti al nostro albo in segno di condivisione. In Basilicata anche quest’anno abbiamo continuato il percorso di orientamento in diversi Istituti scolastici per far conoscere la nostra professione, quali sono gli sbocchi lavorativi (mancano circa 4000 Tslb sul territorio nazionale) e tutte le informazioni sul percorso di studi che si deve intraprendere dopo le scuole superiori per diventare tecnico sanitario di laboratorio biomedico”.
L’Albo dei Tecnici di Laboratorio biomedico (Tsbl) rientra nel multi Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm e Pstrp) che ha riordinato tutte le professioni sanitarie.
“Cogliamo l’occasione della ricorrenza anche per rivolgere un appello -ha continuato la Presidente Magaldi- alla Regione Basilicata affinché velocizzi l’assunzione di nuovo personale nelle strutture sanitarie lucane. E’ necessario sveltire le procedure in merito al bando unico regionale per 23 Tslb. Le carenze di organico sono ataviche e i colleghi sono sottoposti a forti stress lavorativi. Fondamentale, anche, la stabilizzazione di tutti i professionisti che ancora vivono lo stato di precariato. E’ di notevole importanza la riattivazione del corso di laurea in tecniche diagnostiche di laboratorio, sospeso da tre anni dall’Università La Cattolica Sacro Cuore a Potenza, o la nuova istituzione nella facoltà di Medicina dell’ateneo lucano o attraverso convenzioni con altre università in modo da consentire ai nostri giovani di restare a studiare in Basilicata, anche per rispondere a quelli che saranno i bisogni previsti dal Pnrr sulla diagnostica territoriale e per evitare si inneschino abusi di professione da parte di altri professionisti, spesso non sanitari”.
Ricordiamo che i tecnici sanitari di laboratorio biomedico non sono impegnati solo negli ospedali ma anche negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (I.Z.S.) che rappresentano un importante strumento operativo di cui dispone il Servizio Sanitario Nazionale per assicurare la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell’ambito del controllo ufficiale degli alimenti. In Basilicata vi sono due centri che afferiscono all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata e si trovano uno nell’area industriale di Tito e l’altro a Matera. E’ in questi laboratori che si eseguono diagnosi sierologiche per alcune malattie Infettive come la brucellosi, blue tongue, leucosi bovina enzootica, anemia infettiva equina. Per quanto riguarda, invece, la peste suina i laboratori lucani hanno funzione di accettazione dei campioni che vengono poi analizzati dalla sede centrale. Si effettuano, inoltre, analisi microbiologiche di alimenti di origine animale e vegetale come quelle per la ricerca di batteri ma anche di parassiti come la trichinella. E’ sempre in questi istituti che i tecnici di laboratorio biomedico offrono supporto tecnico scientifico e operativo all’azione di farmacovigilanza veterinaria, oltre a ricerca in materia di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e supporto tecnico scientifico per le azioni di difesa sanitaria e di miglioramento delle produzioni animali, anche attraverso la consulenza e l’assistenza degli allevatori.