Per la Giornata della Trasparenza – che l’ASP ha organizzato, in attuazione di “prescrizioni” del Ministero alla Salute e in applicazione delle azioni previste dal nuovo Piano Nazionale Anticorruzione 2019-2021 – Sanità Futura non può fare a meno di ricordare “una macroscopica mancanza di trasparenza”, ovvero la vicenda del trasferimento della Polimedica nel Villaggio Salute a Melfi.
Parrebbe perfino ridicolo, volendo essere gentili, sentir parlare l’ASP di trasparenza, se si pensa alle aziende e ai cittadini – continua Sanità Futura – che purtroppo hanno a che fare quotidianamente con l’ASP e sanno bene che questa trasparenza nella realtà non esiste.
Nei giorni scorsi anche il Difensore Civico della Regione Basilicata, avv. Antonia Fiordelisi, ha sollecitato l’ASP richiamando la Legge L. 241/90 che impone trasparenza e legalità. Il Difensore fa riferimento anche al “principio di buon andamento sancito dall’art. 97 della Costituzione , che si declina secondo il diritto degli interessati di partecipare al procedimento, l’obbligo della P.A. di identificare preventivamente l’ufficio e il dipendente responsabile del procedimento, nonché il diritto dei cittadini interessati di accedere ai documenti amministrativi richiesti“ con l’invito “in mancanza di elementi ostativi, a voler rilasciare, senza ulteriore indugio, l’autorizzazione richiesta” dalla Polimedica di Melfi, che si sarebbe dovuta concludere mesi fa.
E proprio alla vigilia della Giornata il Difensore Civico Regionale ha ricordato l’aumento dei ricorsi presentati dai cittadini in materia di accesso agli atti e trasparenza amministrativa. Ad oggi sono circa 70 le richieste di riesame pervenute.
Ci domandiamo di cosa andrà mai a parlare domani il dr. Bochicchio, direttore generale dell’ASP. Forse dovrebbe cominciare col fare ammenda e, soprattutto, rendere trasparenti le vicissitudini relative al trasferimento della Polimedica di Melfi. Dovrebbe spiegare come mai non ha consentito a chi ha fatto istanza, la partecipazione al procedimento, così come previsto dalla legge sulla trasparenza.
Come mai ad una legittima richiesta di accesso agli atti, datata 23 Settembre, per la quale la legge assegna un termine massimo di 30 giorni, l’ASP ha impiegato oltre due mesi? Nonostante anche le sollecitazioni del difensore civico regionale.
Dovrebbe inoltre spiegare le modalità “singolari” con cui l’azienda ha risposto, ovvero non con un accesso vero e proprio (trasparente) da parte del richiedente, ma mandando una mail con una serie di documenti accuratamente selezionati dall’ufficio competente. Tanto che ad oggi, si hanno dubbi sulla completezza della documentazione ricevuta.
L’ASP nel presentare l’iniziativa di domani scrive in una nota che “la promozione e la valorizzazione del concetto di trasparenza nella Pubblica Amministrazione mira ad individuare quali siano le informazioni di concreto interesse per la collettività, al fine di migliorare la qualità dei servizi e il controllo sociale” ed auspica che l’evento “possa essere un momento di confronto e di ascolto, utile per il raggiungimento di un sempre più adeguato livello di trasparenza e legalità, non solo per assicurare un buon uso delle risorse ma anche per contrastare l’inefficienza della P.A”.
Dovremmo quindi tutti credere che l’ASP da un giorno all’altro possa diventare paladina della trasparenza?
Il caso Polimedica, purtroppo è solo un esempio non isolato, fra i tanti messi in luce dalla campagna “Non siamo un Numero” promossa da Sanità Futura che, mentre le firme raccolte arrivano ad oltre 7000 cittadini, chiede al consiglio regionale, con una petizione popolare, la costituzione di una commissione d’inchiesta, proprio sulla mancanza di trasparenza. All’iniziativa di raccolta firme giungono attestati di solidarietà e vicinanza anche da altre associazioni, tra cui Cittadinanza Attiva, Fibromialgici Uniti, Associazione Lucana Assistenza Diabetici A.L.A.D. – FAND Basilicata, Associazione Pazienti Diabetici, Apd Matera Onlus), per questo si chiede trasparenza vera, soprattutto in sanità, per dare risposte puntuali ai bisogni dei cittadini e delle strutture sanitarie.
Queste istanze continueranno ad essere portate avanti anche dopo l’eventuale trasferimento di Polimedica (per il quale manca ancora la firma del Presidente Bardi), perché lo si deve ai cittadini che lo hanno chiesto con le proprie firme, perché lo si deve a tutti quelli che si trovano immersi in un “girone infernale” di “surreale quanto assurda malaburocrazia”, sorda alle esigenze reali delle persone e trincerata in una torre di avorio.
Da oggi Sanità Futura entrerà in assemblea permanente presso il Villaggio Salute a Melfi. Si confronterà con altre associazioni, con gli ordini professionali, con i sindaci del territorio, per rendere più efficaci le azioni e le iniziative; per unire tutti in un’unica voce che chieda “Trasparenza”, perché dove manca la trasparenza spesso e volentieri si nasconde l’illegalità e, purtroppo, anche l’impunità.