Antonio Fedele, Segretario Provinciale della Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali in una nota rimarca gli sprechi della sanità lucana. Di seguito il testo inviato alla nostra redazione.
Gli sprechi della Sanità lucana
A distanza di circa sei anni dal processo di accorpamento che ha riguardato le Aziende Sanitarie Locali regionali continuano a persistere duplicazioni di posti di Direttori di strutture sanitarie.
Infatti nei Dipartimenti di Prevenzione esiste ancora lo stesso numero di Direttori che sussisteva prima della suddetta fusione.
Ad avviso della scrivente Organizzazione Sindacale è giunto il momento che il Governo regionale della sanità pubblica intervenga in maniera decisiva per rendere l’accorpamento delle strutture sanitarie sostanziale evitando, in tal modo, inutili duplicazioni di direttori che determinano un sensibile aumento della spesa pubblica che grava sulle tasche dei contribuenti lucani.
La suddetta anomala situazione è in netto contrasto con le norme di rango comunitario e nazionale e in modo particolare con l’art. 14 della legge 4 aprile 2012 n. 35, recante: “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”.
Il predetto art. 14 mira alla semplificazione dei controlli sulle imprese nonché al loro coordinamento nell’azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali.
Detti principi di semplificazione e coordinamento sono contenuti anche nel Piano Nazionale Integrato (P.N.I.) 2011-2014 del Ministero della Salute.
Mentre la predetta normativa mira a razionalizzare, semplificare e coordinare i controlli sulle imprese, nelle Aziende Sanitarie della nostra regione si assiste ad un pullulare di Direttori che non rispondono a reali esigenze organizzative ma creano, invece, caos istituzionale e duplicazioni di interventi.
Detta situazione è aggravata dalla mancanza di informazioni trasparenti. Infatti il predetto art. 14 della legge 35/2012 prescrive, per le amministrazioni pubbliche, la pubblicazione “sul proprio sito istituzionale e sul sito www.impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, indicando per ciascuno di essi i criteri e le modalità di svolgimento delle relative attività”.
I siti istituzionali delle aziende sanitarie regionali sono carenti in materia.
La scrivente organizzazione sindacale rivolge un accorato appello al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore alla Salute affinchè si adoperino per rendere effettiva la rivoluzione culturale che in Presidente Pittella ha propagandato in campagna elettorale.
Sig. Presidente Pittella ponga fine alle dirigenze sanitarie ed amministrative che servono solo a soddisfare le clientele della classe politica, alimentando, in tal modo, il continuo aumento dell’emigrazione sanitaria dei cittadini lucani.
Antonio Fedele, Segretario Provinciale