L’Irccs Crob è tra i pochi centri italiani certificati per la prescrizione dei campi elettrici Tumor Treating Fields. I campi elettrici applicati sul cuoio capelluto bloccano solo la divisione delle cellule tumorali provocandone la morte senza intaccare i tessuti normali. Si tratta di un sistema innovativo che migliora la prognosi del glioblastoma multiforme, un tumore cerebrale aggressivo. Una novità assoluta che è stata già adottata recentemente al Crob in un caso clinico inoperabile che sta dando risultati clinici sorprendenti.
Oltre alla chirurgia il trattamento standard prevede radioterapia e chemioterapia orale, ma studi recenti hanno dimostrato che integrando a questo trattamento il sistema innovativo rappresentato dai campi elettrici, la prognosi di questo tumore può migliorare tanto da aumentare la sopravvivenza mediana di 24,5 mesi rispetto a 19,8 mesi in chi non lo utilizza.
La attuali linee guida internazionali ne prevedono l’applicazione, ma in Italia la sua fruibilità necessita di una prescrizione certificata che il direttore della UOC di Radioterapia Oncologica del Crob Grazia Lazzari ha conseguito in modo da poter garantire una continuità terapeutica efficace ai suoi pazienti che sono stati trattati con radiochemioterapia concomitante.
Attualmente l’apparecchio è rimborsato dal Servizio Sanitario a livello nazionale in Giappone, Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Svezia e Francia. In Italia è prescrivibile ma non rimborsato, tuttavia è possibile ottenere il rimborso attraverso una procedura decidendo caso per caso, sempre sulla base della prescrizione e di una relazione dettagliata da parte di un medico specialista certificato ed abilitato alla prescrizione. In qualità di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, la UOC di Radioterapia Oncologica si è impegnata a valutare l’efficacia terapeutica di questo sistema, integrandolo con la terapia standard seguendo così le attuali linee guida.
“Un altro esempio in cui l’alta tecnologia presente al Crob si coniuga con la competenza e la professionalità dei nostri operatori sanitari che si dedicano, come in questo caso, non soltanto alla prevenzione, cura e riabilitazione ma anche alla possibilità di migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza della stessa nei soggetti affetti da queste patologie” commenta il direttore generale Massimo De Fino.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli. “Essere tra i pochi centri italiani certificati per la prescrizione di una terapia innovativa è un importante segno di progresso scientifico e di elevazione delle cure all’intero del quale la nostra Regione, anche grazie al Crob e ai suoi professionisti, viene annoverata a buon diritto. Continuiamo a procedere lungo la strada già intrapresa dell’investimento e del potenziamento in termini di professionalità e di tecnologie”.