Il dottore Michele Campanaro, segretario provinciale FIMMG Matera, in una nota esprime la solidarietà della FIMMG Matera al dottor Dino Trentadue dopo la grave aggressione subita nel suo studio a Ferrandina. Di seguito la nota integrale.
La Federazione dei Medici di Medicina Generale della Basilicata esprime tutta la propria solidarietà al collega Dino Trentadue che nella serata di venerdì 1 settembre 2017 ha subito una gravissima aggressione da parte di un suo assistito.
Il paziente richiedeva che il medico redigesse una certificazione per rinnovo patente di guida pretendendo che il professionista omettesse l’esistenza di alcune patologie che avrebbero potuto comprometterne il rinnovo.
Il collega, in maniera bonaria, gli faceva presente che non poteva redigere un certificato attestante il falso e suggeriva al paziente di scegliere un altro medico curante, essendo venuto meno il rapporto di fiducia tra medico e paziente.
A questo punto il paziente aggrediva prima verbalmente e poi fisicamente il medico provocandogli gravi lesioni e la frattura del femore.
Il collega attualmente è ricoverato in Ospedale in attesa di intervento chirurgico.
Va sottolineato che la certificazione corretta di quanto direttamente constatato o a conoscenza del medico è un atto che, oltre a costituire un obbligo deontologico, si pone anche a tutela della sicurezza di tutti i cittadini.
Alle aggressioni che vedono vittime i colleghi di Guardia Medica (privati della minima indennità relativa a tale rischio per le “osservazioni” della Corte dei Conti ed i successivi provvedimenti “cautelativi” della Regione) si aggiungono ora anche le aggressioni verso i medici di famiglia, una categoria di professionisti che si credeva tutelata dal “rapporto di fiducia” medico/paziente.
Crediamo che tale episodio sia sintomatico della scarsa considerazione e rispetto verso la professione medica ormai schiacciata tra burocrazia e malcostume.
Il dottore Michele Campanaro, segretario provinciale FIMMG Matera
Aggressione dottor Leonardo Trentadue, solidarietà Asm
La Direzione strategica dell’Asm esprime piena solidarietà al dott. Leonardo Trentadue per la vile aggressione di cui è stato vittima.
“Il dott. Trentadue -afferma il Direttore Sanitario Domenico Adduci- èmedico e professionista di assoluta qualità, impegnato come tanti colleghi
di base sul non facile fronte quotidiano dell’assistenza primaria ai cittadini. A lui -conclude Adduci- va la nostra vicinanza ed il sostegno per
un atto grave che, siamo certi, non scalfirà di un millimetro la completa dedizione ai suoi assistiti”.
Aggredito medico di famiglia dottor Leonardo Trentadue a Ferrandina, nota Ordine dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri Matera
Raffaele Tataranno, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri: “Maggior tutela per i medici di trincea”. Di seguito la nota integrale.
Il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Matera, Raffaele Tataranno, a nome dell’intero Ordine, esprime solidarietà e vicinanza al Dott. Dino Trentadue, medico di medicina generale operante a Ferrandina, rimasto vittima di un grave episodio di violenza consumatosi nei giorni scorsi, che evidenzia in tutta la sua drammaticità e urgenza il clima di insicurezza in cui da anni il medico opera nei luoghi di cura, negli ambulatori, in corsia e al pronto soccorso.
Purtroppo, la cronaca quotidiana è sempre più costellata di atti di violenza ai danni dei medici, di aggressioni verbali o fisiche; il clima di insicurezza e di paura sono ormai all’ordine del giorno non solo per i medici della continuità assistenziale o del pronto soccorso, da sempre i più esposti a violenze verbali e fisiche, ma per tutti i colleghi. La lunga scia di violenza comprende innumerevoli episodi spesso dimenticati o addirittura non segnalati, anche nel nostro territorio. Pertanto, emerge un quadro di disagio e senso di abbandono in cui molti medici lavorano, con la passione e l’entusiasmo di sempre, ma con la paura nel cuore.
Una situazione drammatica di fronte alla quale la Federazione degli Ordini ha deciso di lanciare una campagna per la sicurezza e la sensibilizzazione anche sui social media, che attiri l’attenzione dei cittadini, dei media e, in ultima istanza, delle istituzioni sulle condizioni di insicurezza in cui i medici italiani si trovano a lavorare quotidianamente.
Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega Dino Trentadue, che per aver svolto con puntuale correttezza il proprio dovere, ha corso un rischio inaccettabile che avrebbe potuto avere ben peggiori conseguenze, rivolgiamo un accorato appello a non sottovalutare episodi come quello che stiamo commentando, sintomatici di una scarsa considerazione nei confronti della professione medica.
Ribadiamo nel contempo l’intenzione dell’Ordine a costituirsi parte civile a fianco dei medici che dovessero intentare procedimenti giudiziari nei confronti dei responsabili di atti di violenza o intimidazione o aggressione ai loro danni. Ricordiamo che, con il giuramento, il medico si impegna ad onorare i principi fondanti della professione, nel rispetto dei diritti del paziente, ma anche a tutela e salvaguardia di tutti i cittadini. Anche la certificazione non sfugge a questa regola, essendo parte integrante di un atto medico da ricondurre nell’ambito della deontologia professionale.
Si avverte sempre più l’esigenza di intervenire con provvedimenti organici per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini che afferiscono alle cure negli ambulatori e nei presidi del sistema sanitario. Per queste considerazioni, gli Ordini stanno valutando l’opportunità di istituire un Osservatorio interno all’Ordine, che consenta ai colleghi di segnalare i casi di violenza e permetta di monitorare, anche sulla base di semplici eventi “sentinella”, la sicurezza degli operatori della sanità. Pertanto, Il nostro invito ai professionisti è di non rassegnarsi, di scrivere all’Ordine e denunciare.
Aggressione medica, Fracchiolla (Ugl Medici):”Vicinanza al dott. Trentadue”.
“Piena solidarietà al dott. Dino Trentadue che nella serata di venerdì scorso ha subito, nel suo studio medico a Ferrandina (MT) una gravissima aggressione da parte di un assistito restando vittima di una violenta quanto sconsiderata aggressione”.
Condanna senza ma e senza se dal dott. Angelo Fracchiolla, commissario provinciale dell’Ugl Medici di Matera per il quale, “pur rispettando le apprensioni del paziente, legittime o illegittime a suo parere, non si può e non si deve giustificare la violenza ai danni di chi opera quotidianamente, ed in costante emergenza, a tutela del cittadino e della sua salute. Senza entrare nel merito dell’episodio, preme precisare che il medico agisce sempre nell’esclusivo interesse del paziente, nel rispetto di norme deontologiche e regolamenti sanitari che evidentemente non sempre incontrano la condivisione dell’utente, come ad esempio l’impossibilità che il medico redigesse una certificazione per il rinnovo della patente di guida pretendendo dall’assistito che il professionista omettesse l’esistenza di alcune patologie che avrebbero potuto comprometterne il rinnovo. Oltre a tutto ciò, si aggiunge che, l’impossibilità a dirige il certificato medico dal professionista, si pone non per ‘capriccio’ del dott. Trentadue ma a tutela della sicurezza di tutti i cittadini. I medici fanno il possibile per garantire un servizio all’utenza con la necessaria professionalità e tempestività e niente giustifica simili atteggiamenti da parte dell’utenza. Subire aggressioni fisiche, oltre che verbali, tanto da finire d’urgenza in ospedale riportando gravi lesioni e la frattura del femore e durante l’orario di lavoro, è davvero increscioso, paradossale e triste. Sebbene l’Ugl, sempre fiduciosa nell’operato delle forze dell’ordine che accerteranno con maggiore esattezza le circostanze dei fatti e le relative responsabilità delle parti in causa, doverosamente condanna fermamente ogni forma di violenza e richiama l’utenza – conclude Fracchiolla – ad utilizzare tutti i canali istituzionali consentiti per esprime la propria eventuale, se ce ne fosse, insoddisfazione ma mai alla violenza”.
Aggressione dottor Leonardo Trentadue, nota del Sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia e dell’ Amministrazione Comunale.
“Esprimo, a nome mio personale e di tutta l’Amministrazione Comunale, piena e assoluta solidarietà nei confronti del Dott. Dino Trentadue, un professionista, un medico stimato dalla comunità, vittima di un’aggressione durante lo svolgimento del suo lavoro. È un episodio su cui tutti, istituzioni e cittadini, siamo chiamati a riflettere. Auguriamo pronta guarigione al Dott. Trentadue e che possa tornare il più presto possibile al suo lavoro.”