Il 10 ottobre si celebra la quinta Giornata Nazionale della Psicologia: “La promozione della persona”. Di seguito la nota integrale inviata da Rosanna Travascia.
La Giornata Nazionale della Psicologia è stata istituita nel 2015, in coincidenza con la Giornata Mondiale della Salute Mentale, per sottolineare come la salute psicologica sia altresì importante, quanto quella fisica; pertanto, deve essere tutelata nella sua globalità.
Il tema dell’edizione 2020 è il diritto alla salute psicologica ed emotiva, ossia l’importanza del benessere bio-psico-sociale dei cittadini e dell’accessibilità alle cure psicologiche, che il contesto di emergenza sanitaria attuale, specie il periodo di chiusura e di isolamento, ha ancora più messo in evidenza. Quest’anno, mai come prima, si è parlato di supporto psicologico. Se guardiamo al passato, nessuno si sarebbe aspettato un evento epidemiologico così devastante. L’emergenza dovuta al Covid-19 ha messo il mondo in ginocchio: sanità, economia, lavoro, istruzione, pubblici servizi, aziende, famiglie, rapporti interpersonali. Non è arrivato ancora un vaccino, purtroppo i casi di contagio sono nuovamente in aumento in Italia: i dati diffusi giornalmente alzano di nuovo l’asticella dell’allerta e torna la paura. Eventi di questa portata creano ferite profonde che hanno ripercussioni sulla salute mentale delle persone. Le ferite psicologiche sono difficili da far rimarginare, in particolare, quelle che non agiscono solamente sulla singola persona, ma lavorano in modo subdolo sull’intera comunità. Necessario, pertanto, polarizzare l’attenzione delle istituzioni sull’importanza della salute psicologica dei cittadini e sull’accessibilità alle cure psicologiche, al fine di generare benessere per tutto il Paese. Mettere al centro il tema dei diritti e della salute psicologica significa guardare all’operato degli psicologi per i cittadini e al ruolo della psicologia nei contesti di vita quotidiana, ma, è, soprattutto, prioritario, per prevenire il disagio e costruire il “welfare”.
Quest’anno, nella giornata dedicata alla psicologia, ognuno di noi dovrebbe pensare al passato e farne tesoro, al presente, vivendo responsabilmente e al futuro per immaginare il mondo che vorremmo lasciare a coloro che verranno dopo di noi, come se dovessimo viverci, adesso. La pandemia può essere frenata, possiamo fare in modo che le ferite si cicatrizzino in fretta e non vengano ereditate dalle future generazioni.