Dal pomeriggio di giovedì 9 a sabato 11 novembre 2023 all’Unahotels Mh (Matera hotel) nel Borgo Venusio di Matera è in programma l’undicesima edizione del congresso dei cardiologi, focus sui nuovi trattamenti per lo scompenso acuto e cronico, sui trattamenti per combattere l’evoluzione della malattia renale e sul ruolo che la genetica ha nelle decisioni cliniche.
A tredici anni dalla prima edizione, nel 2010, il congresso Il cuore nei Sassi – UTIC scientific culture 2023 si conferma come uno degli appuntamenti di rilievo nazionale in campo cardiologico. Al centro dell’attenzione vi sono le Unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC) moderne e gli approfondimenti sulle novità cliniche e diagnostiche in costante evoluzione.
Alla undicesima edizione, causa pandemia da Covid 19 due degli appuntamenti annuali non si sono potuti svolgere, il congresso è momento d’incontro dei cardiologi lucani e di tutta Italia con l’obiettivo di fare il punto sullo stato delle UTIC di Puglia e di Basilicata e del loro confronto con le Unità Operative migliori italiane e punta all’ottimizzazione dei processi clinici decisionali con uno sguardo al nuovo.
Il cuore nei Sassi -UTIC scientific culture 2023 si terrà a Matera giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 novembre all’Unahotels Mh (Matera hotel) a Borgo Venusio.
Una particolare attenzione quest’anno verrà posta sul tema dei nuovi trattamenti per lo scompenso acuto e cronico nonché sui trattamenti per combattere l’evoluzione della malattia renale (come ad esempio con l’uso degli SGLT2-inibitori), sui trattamenti per le dislipidemie, uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e sul ruolo che la genetica ha ormai nelle decisioni cliniche.
“In questa edizione de Il cuore nei Sassi tratteremo, con specialisti provenienti da tutta Italia, le strategie di cura più innovative per i pazienti con scompenso cardiaco e con colleghi di branche affini come la nefrologia, la pneumologia e la radiologia affronteremo argomenti fortemente interdisciplinari”, afferma il dottor Michele Clemente, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale UTIC dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera e Responsabile scientifico del congresso.
Dalla nefrologia, con la lectio magistralis del Direttore della UO di Nefrologia dell’Università di Parma, prof. Enrico Fiaccadori, e la relazione della dottoressa Clelia Procida della Struttura Complessa di Nefrologia del Madonna delle Grazie di Matera, nella prima giornata del convegno (giovedì 9 novembre), alla pneumologia con l’intervento della dottoressa Ester Boniello Dirigente Medico Unità Operativa Complessa di Pneumologia del Policlinico di Bari, sono molteplici le specialità mediche che avranno spazio nei tre giorni dei lavori congressuali.
“Fra i temi trattati – prosegue il dottor Clemente – una sessione sarà dedicata al ruolo della genetica nelle cardiopatie, in grado, ormai, di definire decisamente l’approccio prognostico e terapeutico del Cardiologo. Abbiamo chiamato questa sessione Cardiogenetica e avremo gli interventi del Responsabile della U.O.S.D. di Laboratorio di Genetica Medica del Madonna delle Grazie di Matera dott. Domenico Dell’Edera e della professoressa Cinzia Forleo dell’U.O. di Cardiologia Universitaria di Bari. Importanti i contributi che potremo ascoltare sul tema del paziente con scompenso cardiaco acuto da cardiologi del calibro del professor Eugenio Stabile Direttore Unità Operativa Complessa di Cardiologia del San Carlo di Potenza e del dottor Giampaolo Luzi Direttore della Cardiochirurgia del San Carlo di Potenza.
Il congresso Il cuore nei Sassi -UTIC scientific culture 2023 si chiuderà, sabato 11 novembre, con l’intervento del professor Mariano Feccia Direttore del Centro Trapianti dell’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma che affronterà il tema delle terapie per lo scompenso cardiaco avanzato ed in particolare l’uso dell’assistenza meccanica ventricolare e del trapianto di cuore.
La segreteria organizzativa del convegno Il cuore nei Sassi -UTIC scientific culture 2023 è affidata a Allmeetings, che ne ha curato anche l’accreditamento ECM. La partecipazione al congresso consentirà di acquisire n. 11,9 crediti formativi per n. 200 partecipanti tra medici con qualsiasi specializzazione e infermieri.