L’Osservatorio Epidemiologico delle Marche ha recentemente mostrato i dati riguardanti le dipendenze patologiche nel nostro Paese suddivisi per regione, con lo scopo di approfondire la discussione sulle politiche terapeutiche e socio-sanitarie e sulla dignità dell’uomo, partendo quindi da un’analisi completa di tutta la società ed i suoi aspetti.
Dai dati presentati è emerso come nella nostra regione vi sia un elevato rischio di morte per overdose ed un elevato numero di sequestri di sostanze proibite, che in confronto al 2008 è aumentanto di ben 12 volte. In Basilicata hanno quindi sede numerosi centri di commercio illegali, ed a loro si rivolgono spesso anche i consumatori delle regioni confinanti.
Tuttavia il grande afflusso di richieste per la cannabis non deriva unicamente dai tossicodipendenti, ma sono sempre di più i pazienti cronici che si rivolgono al mercato illegale per procurarsi della marijuana terapeutica, con lo scopo di alleviare i sintomi della scelorosi multipla ed il dolore cronico. Sebbene l’utilizzo della cannabis terapeutica sia stato autorizzato in Italia dal 2007, accedere e reperire i farmaci cannabinoidi è ancora parecchio costoso, oltre che complesso dal punto di vista burocratico.
Tuttavia secondo una recente indagine della Coldiretti, la coltivazione della canapa nel nostro Paese potrebbe portare ad un rilancio dell’intero settore agricolo. In effetti, grazie ai semi di cannabis autofiorenti , la coltivazione risulterebbe estremamente adatta al microclima ed ai territori del nostro Paese. Allo stesso modo, anche i malati potrebbero benificiare di una coltivazione e produzione di cannabis terapeutica mirata, tramite l’utilizzo di ceppi con un elevato contenuto di principio attivo e destinato alla cura di diverse patologie.
Il business della canapa potrebbe infatti generare un fatturato di 1,5 miliardi annui e generare allo stesso tempo migliaia di posti di lavoro. Al momento però la legge italiana consente la coltivazione della sola canapa industriale, mentre la produzione destinata a finalità terapeutiche è al momento riservata solamente allo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze, il quale tuttavia ha solamente da poco iniziato la produzione degli appositi farmaci.
Intanto in Basilicata, alcuni imprenditori locali hanno già destinato numerosi investimenti nel business della canapa, una risorsa dall’elevato potenziale e davvero duttile che, dopo numerosi anni di stop dovuti probabilmente a motivi ideologici, quest’oggi sta rivivendo una vera e propria rinascita.