“La missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza si lega al Decreto ministeriale 77 che definisce i nuovi assetti sanitari regionali con l’introduzione di nuove strutture: gli Ospedali di comunità, le Case della comunità e le Centrali operative territoriali. Tre entità che hanno come obiettivo quello di interfacciarsi con le reti di prossimità anche attraverso la telemedicina per rendere migliore il bisogno di salute della popolazione ed evitare ricoveri impropri e quindi spesa maggiore per la regione. I requisiti generali per ospedali di comunità, case della Comunità e Centrali operative territoriali sono declinati dal suddetto decreto che rimanda anche all’Intesa Stato-Regioni sancita il 20 febbraio 2020 quando era in atto una pandemia che ha contribuito per certi versi a cambiare gli assetti della sanità nazionale”. Lo ha detto l’assessore alle Sanità della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Venosa all’inaugurazione della centrale operativa territoriale dell’Asp. “Con il decreto ministeriale 77 si mira a rendere l’assistenza sanitaria il più possibile personalizzata sulla base delle esigenze del paziente e delle famiglie. Ospedali di comunità, Case della comunità e Cot fanno riferimento ad un inquadramento programmatico e socio-economico che fa i conti con un invecchiamento progressivo della popolazione e l’aumento delle patologie croniche che impongono un ripensamento definitivo dei luoghi di cura e soprattutto dei modelli organizzativo-assistenziali che portino ad un’integrazione tra ospedale e territorio. Le Centrali operative territoriali avviate oggi – ha continuato Latronico – avranno un ruolo fondamentale per la presa in carico della persona e faranno da raccordo tra servizi e professionisti assicurando continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria in un sistema di interfaccia con gli ospedali e con la rete dell’emergenza-urgenza. Avviare oggi il sistema delle Cot è un segno tangibile della capacità di questa Azienda Sanitaria di stare al passo con i tempi, di come riesca a lavorare per garantire il bisogno di salute della cittadinanza ricadente nella sua area funzionale e rappresenta il trampolino di lancio per vedere il nuovo volto della sanità lucana sempre più al servizio dell’utenza e sempre più capace di offrire una diversificazione dei servizi nell’ottica di una sempre migliore sanità di prossimità”.
Lug 30