Il Presidente della Regione Marcello Pittella tagliando il nastro l’ha definito il “Distretto Sanitario 2.0”, ovvero sintesi perfetta fra capacità manageriale regionale e della Asm, efficacia della spesa, risparmio energetico.
Questa mattina in via Moncenisio a Policoro è stato inaugurato il nuovo Distretto Sanitario, gioiello architettonico -ha detto il Direttore Generale Pietro Quinto- costato 2,3 milioni di euro (arredi compresi) ed eco friendly grazie alla totale coibentazione, al sistema di recupero delle acque piovane, al giardino pensile sul tetto che aiuta a non inquinare perché mantiene fresco l’interno ed abbassa il calore delle aree esterne circostanti. I lavori sono stati realizzati con la consulenza dell’architetto Rossella Bisceglie, dirigente dell’u.o.c. Attività Tecniche e Gestione del Patrimonio dell’Asm. Bisceglie ha curato lo studio e la progettazione del design del vano scala, gli allestimenti interni e la logistica. I lavori hnno reso originali, innovativi e accoglienti gli spazi suggerendo messaggi volti alla coesione sociale e alla cura della salute.
Durante la conferenza stampa di presentazione il Direttore Generale della Asm Pietro Quinto ha spiegato che il Distretto “è un progetto che viene da lontano. Nel 2003 la allora ex Asl 5 acquisì dal Comune ciò che inizialmente era un terreno agricolo poi divenuto edificabile. Grazie all’impegno del Presidente Pittella -ha aggiunto Quinto- è stato possibile ottenere un
ulteriore finanziamento che ha consentito di completare la struttura entro tempi record”.
Il Direttore Generale ha perciò ringraziato il Presidente Pittella per aver reso possibile la costruzione del Distretto, quindi l’allora sindaco di Policoro Lopatriello per la collaborazione offerta. Un grazie sentito il numero 1 della Asm ha voluto riservarlo alla struttura tecnica della Asm (al direttore Nicola Sannicola ed ai suoi collaboratori ) per la velocità nella
costruzione dell’opera.
“Il Distretto è un presidio importante -ha continuato Quinto- poiché rappresenta un diverso modo di concepire e pensare la sanità del futuro, cioè la sanità di prossimità che permette al cittadino di trovare tutte le possibili riposte alle proprie esigenze”. Questo presidio ha poi aggiunto il manager “rimarrà nel tempo poiché è e resterà la pietra miliare della sanità
del Metapontino, che mai potrà essere interessato da processi di razionalizzazione”.
I “Numeri” del Distretto Sanitario
Sede: Policoro, via Moncenisio
Servizi presenti: ambulatori (odontoiatria, dermatologia, oculistica etc)
ufficio igiene, CUP, consultorio familiare
Dimensione: 1.400 mq circa (più magazzino )
Costo: 2,3 mln di euro, compresi arredi
Risparmi consentiti: oltre 250 mila euro all’anno tra fitti non pagati e
utenze razionalizzate
Utilità per i cittadini: tutti i servizi concentrati in un unica sede
Caratteristiche costruttive
Materiale di costruzione a basso consumo di anidride carbonica
Efficienza energetica di classe A4
Recupero acqua piovana
Prato pensile che migliora il microclima dell’edificio e riduce il calore
nell’area esterna circostante
Inaugurato il distretto sanitario di Policoro, nota Pittella
“Siamo una straordinaria macchina da guerra con quattro ruote motrici. Non tutte dialogano tra loro e svolgono sinergicamente questa funzione. Abbiamo bisogno di aggiustare il differenziale per far marciare le quattro ruote motrici all’unisono ed in un’unica direzione. Questo è un monito per la politica e va in tutte le direzioni”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Policoro per inaugurare il nuovo Distretto sanitario della cittadina jonica.
“Il tempo in cui viviamo – ha detto Pittella – è un tempo in cui dobbiamo tenere insieme pensiero e velocità di esecuzione e realizzazione. Il nodo tra democrazia e decisione non sempre si svolge facilmente. Oggi siamo costretti a recuperare una due tre discussioni e alla quarta decidere. Non tutti la pensano come te. E quindi si prova a rallentare la decisione. Oggi virtuosamente abbiamo creato questa condizioni, attraverso i Pois che hanno una importanza strategica, non sempre capita. Più andiamo avanti ci rendiamo conto che a fronte delle tante e diverse esigenze dei cittadini, una struttura che premia la previsione e la prevenzione, rappresenta una sorta di gioiello di famiglia regionale. L’Asm ha saputo realizzarla in tempi rapidissimi. Una struttura ecosostenibile che è da esempio per l’intero territorio regionale.
Quando fai sinergia tra efficienza efficacia della spesa e strategicitá della realizzazione rivolta all’ultimo dei cittadini in raccordo con le strutture ospedaliere, crei le condizioni virtuose per una risposta moderna alla domanda di salute.
Dobbiamo creare – ha continuato il presidente della Regione – un dialogo tra territori in una regione piccola di 570 mila abitanti. Dobbiamo guidare i progetti ed abbiamo bisogno di sostegno e proposte. Serve l’energia del coraggio che ci serve a trovare le soluzioni. Noi non chiudiamo nessuno dei 18 ospedali lucani. Non vogliamo sopprimere nulla. La Puglia ne ha chiusi 21 prima ed ora ne sta per chiudere 14. Noi siamo virtuosi e non chiudiamo nulla. Però serve un riordino un riassetto ed un riassesto. Dobbiamo tenere insieme tutte le aree di intervento. Questa operazione trasferita al cittadino serve a recuperare sicurezza e fiducia. Un plauso dunque al direttore generale Asm dottor Quinto, alla dottoressa Benedetto e al dottor Sacco.
L’Asm è un’azienda virtuosa fatta di persone competenti e capaci. É un’azienda che va rafforzata. Nei prossimi anni sfioreremo i tre milioni di presenze a Matera, abbiamo bisogno pertanto di una grande iniezione di fiducia e di coraggio per dare risposte all’utenza. Quinto mi ha chiesto un milione di euro per ampliare il pronto soccorso del nosocomio materano. Per cui ho deciso di stanziare la somma confermando attenzione per il Dea di Primo livello in una città che recupera oggi l’attenzione del mondo.
Andiamo avanti nel solco tracciato. Ci si può dividere per tutto tranne nel desiderio di collocare questa regione in uno scenario internazionale. É un percorso – ha concluso Pittella – che recupera qualità della vita e sicurezza del territorio e se recuperiamo empatia e capacità di stare insieme, faremo di questa regione un esempio di virtuosismo ed eccellenza”.
Inaugurato il distretto sanitario di Policoro, nota Paolo Castelluccio (Forza Italia): “Non e’ ancora chiaro il presente-futuro”.
A parte il fatto che il Presidente Pittella farebbe bene, considerati i tempi di terrorismo, a non usare più la terminologia di “straordinaria macchina da guerra”, anche a Policoro come è accaduto in occasione di Villa d’Agri e di altri ospedali, non ha detto con chiarezza qual è la soluzione che si intende dare alla riorganizzazione del sistema ospedaliero. Il Governatore in sostanza continua a ripetere che da noi, a differenza della Puglia, non si chiuderanno ospedali ma cosa faranno di preciso quelli “salvati” non si sa ancora. Nel caso di Policoro sono tante le problematiche – specie di personale e strumentazioni – che non si risolvono con una bella e nuova sede che con il modello cosiddetto ecosostenibile risponde sia pure in parte ad un’esigenza di riduzione dei costi. Qualcuno ricorderà che il Rapporto di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato ha messo in rilievo dove si annidano gli sprechi, evidenziando, nonostante la “piccata” replica dell’Asm, che i diritti più violati sono quello relativo al rispetto degli standard di qualità (14,7%), subito dopo il diritto al rispetto del tempo (14%), diritto alla sicurezza delle cure (11,6%) e all’accesso ai servizi sanitari (10,9%). Per non parlare delle liste di attesa per esami e visite specialistiche e del fenomeno di migrazione sanitaria verso altre regioni che comporta una spesa per la Basilicata (fonte Agenas) di 39 milioni di euro che potrebbero essere invece impiegati per migliorare i servizi dei nostri ospedali e magari attrarre a Policoro utenti calabresi e pugliesi. Il virtuosismo di cui parla Pittella si misura principalmente con il parametro “riduzioni sprechi ed inefficienze”. E per l’arrivo dei turisti nel Metapontino e a Matera per la prossima stagione estiva più che un’iniezione di fiducia e coraggio servono provvedimenti concreti per non ripetere quanto è accaduto all’ospedale di Policoro alcune notti d’estate in occasione di eccezionale sovraffollamento al Pronto Soccorso. Il milione di euro destinato all’ospedale di Matera è l’esempio che quando si vuole i soldi si trovano e ciò deve accadere anche per Policoro che d’estate è il presidio della salute per 100 mila persone.
La fotogallery dell’inaugurazione del distretto sanitario di Policoro