Sanità lucana sempre più integrata. Dopo, per rimanere all’Asm, l’avvio della struttura complessa interaziendale di Malattie Infettive (con il San Carlo) ed il Dipartimento Cuore (con San Carlo e Asp), la riorganizzazione della sanità di Basilicata segna una nuova tappa con la istituzione della struttura complessa interaziendale (SIC) di Ematologia, tra Asm e Ospedale San Carlo.
Giovedì 15 febbraio 2018 nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 11 presso la sede di via Montescaglioso dell’Asm di Matera cui interverrà il Presidente Marcello Pittella, i Commissari di Asm e San Carlo, Pietro Quinto e Rocco Maglietta, conferiranno congiuntamente l’incarico di Direttore della Struttura Complessa interaziendale al dott. Michele Pizzuti, attuale primario di ematologia del San Carlo.
Con il collocamento a riposo dell’ex primario di ematologia di Matera, Alberto Fragasso (al quale va il merito di aver svolto in questi anni un lavoro eccellente sul piano clinico e organizzativo), le due Aziende sanitarie danno così attuazione ai nuovi standard sulle strutture complesse adottati nel 2017 dalla giunta regionale di Basilicata in attuazione del D.M. 70, ovvero il regolamento del Ministero della Salute del 2015 che prevede una rigida corrispondenza tra numero di abitanti e numero di incarichi apicali, di livello dirigenziale e non.
La Regione Basilicata ha sin da subito attuato gli standard ministeriali, cogliendo tuttavia l’occasione per promuovere una vera integrazione tra i servizi e le prestazioni sanitarie a livello regionale. Le strutture complesse come i dipartimenti interaziendali, da un lato riducono i costi, dall’altro accentuano l’organizzazione e la gestione integrata di prestazioni che devono -per volontà del governo regionale prim’ancora che per astratta previsione di legge- rispondere a rigorosi ed omogenei criteri di qualità e sicurezza.
La conferenza di giovedì 15 febbraio sarà perciò l’occasione per fare anche il punto della situazione sulla riforma varata con la legge regionale n. 2/2017.
come possa una persona gestire due reparti che si trovano a 100km di distanza l’uno dall’altro non l’ho mai capito! e se capita una emergenza come si comporta? lascia un reparto, si mette in macchina e raggiunge l’altro?