Il 3 e 4 maggio si è svolto nell’Hotel Mediterraneo a Napoli un interessante convegno organizzato dalla Presidente del Coordinamento delle Associazioni di Pazienti Diabetici della Campania Fabiana Anastasio che ha coinvolto i soggetti impegnati nelle diverse realtà del Sud d’Italia sul Diabete per cercare di fare “squadra”, in vista della riforma dell’Autonomia Differenziata.
Dal confronto fra i diversi relatori, provenienti dalle Regioni Meridionali (per la Basilicata il Direttore Generale del Dipartimento Salute e Politiche della Persona Massimo Mancini e il Presidente Alad Fand Antonio Papaleo) sono emerse luci ed ombre, come evidenziato da Paola Pisanti già Presidente e Coordinatrice della Commissione Nazionale Piano Diabete e Piano Cronicità del Ministero della Salute.
Il Diabete è una delle principali cause di morbilità del nostro Paese; malattia sociale di dimensioni epidemiologiche che investe non solo il paziente, ma la famiglia, le strutture sanitarie, l’assistenza e il mondo del lavoro, in quanto,stante la sua asintomaticità, induce complicanze gravissime con ovvie ripercussioni sulla spesa sanitaria e su quella sociale.
Obiettivo prioritario dell’iniziativa è mirato alla costituzione di una rette strutturata in cui tutti gli specialisti possano interagire per assicurare una più idonea presa in carico del paziente in modo da prevenire l’insorgenza delle complicanze non solo, ma dare loro una vita più degna di essere vissuta.
Questo vale in particolare per la Basilicata, vista la sua disarticolata e carente rete infrastrutturale, tanto che molti pazienti si lasciano andare senza curarsi e quanti se lo possono permettere vanno ad incrementare la migrazione sanitaria, nonostante la legge regionale 9/2010 preveda espressamente “Assistenza in Rete integrata Ospedale-Territorio della Patologia Diabetica e delle Patologie Endocrino-metaboliche “, di cui si aspetta ancora l’implementazione.