L’informazione sanitaria e i servizi per i cittadini viaggiano attraverso whatsapp: è lo strumento innovativo che Sanità Futura, associazione delle strutture sanitarie private accreditate lucane, intende sperimentare per l’invio periodico agli utenti di notizie sulla salute, sulle prestazioni e i servizi disponibili presso le strutture associate. Un primo esperimento, da estendere successivamente, partirà da Polimedica Melfi. E’ stato sufficiente – racconta Sirio Durso, operatore a Polimedica – un breve sondaggio della nostra utenza per verificare che ben il 95% è interessato a comunicare tramite whatsapp e a ricevere messaggi utili senza però eccedere nel numero. Riceviamo incoraggiamenti a tenere collegamenti quanto più continui e di facile utilizzo.
Al poliambulatorio di Melfi l’impiego degli strumenti e delle tecnologie informatiche non comincia oggi. Siamo ad un passaggio successivo al “Prenota salute Evo”, l’evoluzione del progetto pilota di prenotazione semplificata di Sanità Futura, già sperimentato negli anni passati nel Vulture-Alto Bradano, che darà il via ad una nuova epoca in cui prenotare e dialogare con le strutture sanitarie diverrà sempre più semplice. Il progetto è pensato per essere scalabile e per integrare al suo interno nuovi canali, una sorta di hub per poter prenotare attraverso il medium scelto dal cittadino, a cui possono aderire tutte le strutture sanitarie: è la sanità che si adatta al cittadino per rendergli il percorso sanitario più semplice.
Sanità Futura – sottolinea il presidente Michele Cataldi–sta cercando di riconfigurarsi sull’onda delle possibilità aperte dalle nuove tecnologie dell’informazione e di utilizzare al meglio i nuovi mezzi di comunicazione per instaurare un rapporto trasparente e costruttivo con i pazienti e il territorio. Polimedica crede fermamente alla necessità di evolversi ed essere protagonista del cambiamento innescato dalle nuove modalità di diffusione e fruizione delle informazioni. Il fine è quello di offrire un servizio più puntuale alla sua utenza e di rendere l’esperienza sanitaria maggiormente “userfrendly”.
L’informatica nella sanità – sottolineato ancora Cataldi – garantisce continuità assistenziale, centralità del paziente, trasparenza negli atti amministrativi e sanitari, un risparmio consistente. Si pensi che solo co la prenotazione on line, secondo uno studio realizzato da Sanità Futura, è possibile risparmiare complessivamente 160 milioni di euro; 370 milioni di euro si otterrebbero grazie alla consegna dei referti via web; 1 miliardo 370 milioni per risparmi di tempo in attività mediche ed infermieristiche grazie all’introduzione della cartella clinica elettronica; 860 milioni grazie alla dematerializzazione dei referti e delle immagini. Adesso con le nuove tecnologie oltre a soddisfare i bisogni burocratici, l’informatica ha dato un grande supporto alla diagnosi e alla gestione della terapia.
Partner dell’iniziativa è la società cooperativa sociale “Più salute”, nata come società per il service di attrezzature sanitarie e informatiche a imprese e privati, ha colto la trasformazione in atto e si sta sempre più evolvendo verso lo sviluppo di servizi informatici avanzati rivolti al settore sanitario partendo dalla considerazione che a conquistare i ‘dottori di famiglia’ nell’ultimo anno è stato soprattutto WhatsApp, utilizzato da un medico di medicina generale su due. Lo evidenzia la ricerca svolta dall’Osservatorio innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano, in collaborazione con Fimmg: oltre a email (utilizzata 83% dei medici) e sms (70%), il 53% dei medici di base utilizza WhatsApp (+33% rispetto al 2015). Questo soprattutto perché la chat “consente uno scambio efficace di dati, immagini e informazioni, permettendo di evitare una visita”. Emerge un sempre maggiore avvicinamento dei cittadini ai servizi digitali per interagire con le strutture sanitarie e con i medici, con benefici rilevanti in termini di costi e qualità del servizio.
La sfida ora per Sanità Futura è̀ di facilitare l’accesso a tutti i cittadini, in particolare quelli più fragili e anziani, meno abituati all’utilizzo dei canali digitali, ma al tempo stesso più bisognosi di servizi. Serve una sanità multi-canale che permetta di rendere più efficiente il sistema consentendo ai cittadini di accedere a informazioni e servizi sia attraverso siti web e App, sia attraverso sportelli self-service nelle strutture sanitarie, nelle farmacie e nei supermercati.