Fp Cgil Potenza ha inviato una nota all’assessore regionale alla Sanità, Leone, al direttore generale Asp, Bochicchio, al Direttore del Dipartimento Salute mentale, Fundone e al Direttore generale AOR San Carlo, Barresi per esprimere grande preoccupazione dopo l’ennesimo infortunio registrato nel reparto del Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura di Potenza.
Di seguito la nota integrale.
Fp Cgil Potenza: “La salute mentale esca dalla marginalità”
Con grande preoccupazione registriamo l’ennesimo infortunio verificatosi presso il reparto del servizio Psichiatrico di Diagnosi e cura (SPDC) di Potenza al personale medico mentre prestava le ordinarie cure a uno dei pazienti. Si tratta del reparto ospedaliero afferente al dipartimento di salute mentale dell’ASP di Potenza, reparto ubicato all’interno dell’Azienda Ospedaliera San Carlo. Il reparto opera in condizioni di sovraffollamento, con un tasso di occupazione dei posti letto pari al 115% e con una grave carenza di personale medico, infermieristico e OSS. E’ evidente che l’elevato tasso di ospedalizzazione è anche legato alla inadeguatezza dei Servizi Territoriali il cui numero di psichiatri è palesemente insufficiente a coprire le reali necessità e i bisogni di salute di questa regione.L’intero Dipartimento versa in una condizione di grave criticità nella quale il personale medico ed infermieristico è costretto a lavorare in condizioni che mettono a rischio la sicurezza degli operatori, come dimostrato dagli infortuni sul lavoro che si susseguono, e gli stessi livelli minimi di assistenza e sicurezza.
A 40 anni dall’approvazione della Legge Basaglia, la 180 del 1978, che ha rappresentato una grande conquista di civiltà riconoscendo piena dignità sociale ed eguaglianza giuridica alle persone con disturbo mentale liberando la psichiatria dal paradigma dell’internamento, i servizi psichiatrici continuano ad essere la cenerentola della sanità.
La piena attuazione della legge 180 richiede la capacità di vedere la salute mentale come componente essenziale della salute e i relativi servizi sempre più integrati nella comunità e dotati di risorse umane ed economiche e di strumenti adeguati.
Siamo di fronte ad una situazione insostenibile; chiediamo pertanto che le problematiche attinenti alla Salute Mentale ed ai Servizi Psichiatrici vengano affrontati con estrema urgenza convocando un apposito tavolo regionale.
Si parta dalla riqualificazione dei servizi di salute mentale e delle politiche sanitarie e sociali, insieme a una ripresa della battaglia culturale per sradicare lo stigma che tutt’ora accompagna il disturbo mentale mettendo in condizione gli operatori sanitari del settore di lavorare nelle giuste condizioni di lavoro.