Quello che accade nella sanità lucana merita una attenta riflessione, soprattutto perchè ciò che si cela sotto “volontarie dimissioni” molte volte nasconde aspetti che vanno valutati nei tempi e nelle logiche costrittive che ben conosciamo. Con la mia interrogazione, che vuole spronare soprattutto la politica regionale, chiedo di fare chiarezza, di avere delle risposte e di sapere perchè non si è in grado di costruire e preservare eccellenze, quale quella del reparto chirurgia dell’ospedale di Matera diretto sino a qualche settimana fa da un ottimo primario, il Dott. Franco Bucci.
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Matera
Interrogazione urgente a risposta orale
Premesso che:
• Il Dott. Francesco Bucci primario di chirurgia interna all’ospedale Madonna delle Grazie, ha lasciato improvvisamente, senza alcun preavviso, congruo a provvedere alla sua immediata ed indispensabile sostituzione, il reparto di chirurgia dell’Ospedale di Matera Madonna delle Grazie;
• il Dott. Bucci, capace e stimato professionista, instancabile chirurgo dedicava tutto il suo tempo ai pazienti che seguiva con dedizione e passione professionale, non lascia solo un lavoro, lascia tante persone che forse si affidavano a lui nella speranza di una non facile ma possibile guarigione.
• Varie sono state le versioni, quella ufficiale delle sue volontarie dimissioni. Ma a rigor di logica non trova fondamento, perché è impensabile che dove le relazioni siano cordiali, la fine di un rapporto collaborativo avvenga affrettatamente, senza provvedere ad una sostituzione per tempo, ed oggi si agisca nell’emergenza per trovare sostituzioni, mentre molti sono gli ammalati che si sono sentiti abbandonati frettolosamente
• centinaia di pazienti sono nel panico, chi era in cura, chi in attesa di un intervento , non sa più cosa fare. Restano voci ed indiscrezioni che hanno una logica, una base concreta sulla quale fondare congetture che ritengo debbano essere fugate con serie e concrete risposte alla comunità, Chi amministra la sanità deve fare chiarezza sulla questione, ha il dovere di spiegare i dettagli che ruotano intorno all’allontanamento di un valido ed eccellente primario che ha ridato speranze, operato tanti uomini e donne ammalate di tumore. Anche la politica deve spiegare alla gente di questa città, del perché non è in grado di preservare eccellenze nella sanità e quale è il futuro che gli tocca;
• non possiamo fare a meno di considerare che il diritto alle cure mediche non dovrebbe avere concentrazioni di eccellenze limitate ad alcune aree, spesso del nord Italia, il diritto ad avere le stesse prestazioni lo dobbiamo reclamare con forza, non può essere una conquista, è un diritto del cittadino e questo nella nostra regione è spesso disatteso:
• la politica, gli interessi personali, questioni cavillose a vario titolo, non devono incidere sulla salute della gente, perché, persino sulla sanità, si fondano personalismi e posizioni di potere.
Ciò premesso si interroga il Sig. Sindaco per sapere:
• Se sulla base delle indiscrezioni raccolte, dalla gente, dai nostri concittadini, dagli ammalati che, già si recano altrove a farsi curare; voci ed impressioni che mi giungono da più parti, alle quali sento il dovere politico istituzionale di rappresentare e, spero che la stessa sensibilità sia rivolta nella risposta che chiedo, per chiarire gli aspetti incomprensibili di questa vicenda, perché la sanità deve avere la giusta rilevanza anche in questa difficile città
• chiedo una precisa e marcata risposta finalizzata alla puntuale ricostruzione dei fatti, per chiarire se sottofondo della burocrazia sanitaria si celino motivi diversi da quelli di una spontanea e disinteressata decisione personale.
Il Consigliere Adriano Pedicini