La quarta Commissione consiliare permanente (Politica sociale), presieduta da Luigi Bradascio (Pp), si è riunita, ieri, per esaminare la proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Romaniello (Gm), Cifarelli (Pd) e Pietrantuono (Psi), “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni”.
L’organismo consiliare ha audito i rappresentanti sindacali di Spi Cgil, Allegretti, Fmp Cisl, Zuardi e Uilp Uil, Tortorelli i quali dopo aver ringraziato i consiglieri sottoscrittori del testo normativo per aver fatto proprio il testo normativo proposto, hanno snocciolato una serie di dati sulla popolazione anziana in Basilicata. “Gli over sessantenni in Basilicata – hanno spiegato Allegretti, Zuardi e Tortorelli – rappresentano oltre il 27% della popolazione con fasce significative del 6,2% per 60-64 anni e del 4,8% per 65-69 anni ma anche del 3,6% per 80-84 anni con 4.514 tra 90-94 anni, 936 tra 95-99 anni e 133 centenari.La longevità – hanno sottolineato – va vista come una risorsa e non come un problema mentre la non autosufficienza va affrontata con misure strutturali e non emergenziali. Misure che devono essere strettamente correlate alle politiche per l’invecchiamento attivo.L’invecchiamento attivo non riguarda solo corretti stili di vita, adeguate politiche di prevenzione e diagnosi precoce, innovazione ed efficientamento dell’offerta sociosanitaria, ma anche le politiche dei redditi, fiscali e previdenziali, l’educazione permanente, le politiche delle città e abitative, le politiche sociali. Insomma tutte le politiche volte a garantire ai cittadini la possibilità di invecchiare attivi e in buona salute. E la Basilicata – hanno detto – potrebbe diventare un laboratorio per un nuovo sistema di welfare e questa proposta di legge potrebbe rappresentare, se approvata, un cambio di passo, una innovazione di civiltà per le nostre comunità”. A parere dei rappresentanti sindacali occorre favorire lo scambio intergenerazionale culturale, educativo e professionale, in cui l’anziano contribuisce alla trasmissione di saperi e conoscenze e il giovane colma lacune tecnologiche e linguistiche.
Il presidente Bradascio dopo aver sottolineato che la Regione Basilicata ha sempre mostrato un’attenzione particolare a queste problematiche, ha posto l’accento sul concetto di fragilità, quello stadio che precede la disabilità. “Occorre – ha detto – cambiare l’approccio terapeutico nei confronti degli anziani passando da una mentalità di tipo farmacologico ad una presa in carico del paziente nella sua globalità per evitare che scivoli lentamente verso la disabilità ”. Il consigliere Romaniello, sottoscrittore della proposta normativa, dopo aver ricordato che la proposta di legge nasce da un’idea dei segretari regionali dei sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, ha auspicato una larga condivisione dell’articolato teso a riconoscere il ruolo della persona anziana nella comunità. “La proposta di legge – ha detto – consente il coinvolgimento attivo e inclusivo dei meno giovani per rinsaldare i rapporti tra nuove e vecchie generazioni evitando che la cosiddetta ‘terza età’ sia solo di ‘sopravvivenza’”.Il consigliere Pace (Gm) dopo aver evidenziato la funzione straordinaria che svolgono gli anziani nelle nostre comunità e aver espresso apprezzamenti per la finalità del testo normativo si è detto pronto a sottoscrivere la proposta di legge. Uguale condivisione dei principi e della impostazione dell’articolato è stata manifestata dal consigliere Lacorazza (Pd) il quale ha espresso solo delle perplessità in tema di copertura finanziaria della legge chiedendo un approfondimento in tal senso.
“Le Amministrazioni, sempre più in forma associata e in concorso con le parti sociali e con le altre istituzioni presenti sul territorio a partire dalla Regione – si legge nella relazione di accompagnamento alla proposta di legge – devono affrontare e gestire le politiche sociali e assistenziali e quelle socio sanitarie in un’ottica di programmazione coordinata e integrata sul territorio”. Con l’articolato la Regione intende valorizzare le esperienze formative, cognitive, professionali ed umane accumulate dalla persona anziana nel corso della vita, riconoscendo l’impegno in un volontariato organizzato che valorizzi la solidarietà e i rapporti intergenerazionali. Previste azioni di contrasto ai fenomeni di esclusione e di discriminazione e di sostegno alle politiche integrate a favore delle persone anziane riconoscendone il ruolo attivo nella società attraverso un impegno utile e gratificante capace di renderle protagoniste del proprio futuro. Prevista la istituzione di una ‘Consulta regionale per l’invecchiamento attivo’, con il compito di predisporre le linee guida del ‘Programma triennale degli interventi’, monitorare semestralmente le iniziative realizzate sul territorio regionale, valutare ex post con cadenza triennale l’efficacia del piano e dei risultati raggiunti e supportare l’implementazione delle iniziative innovative realizzate nei singoli Ambiti territoriali ottimali. Prevista infine la stipula, da parte della Regione, di accordi e convenzioni con gli enti locali territoriali, con i soggetti del terzo settore, con i patronati e con i Caaf.
Hanno partecipato ai lavori dell’organismo consiliare oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Romaniello e Pace (Gm), Lacorazza e Polese (Pd), Perrino e Leggieri (M5s), Napoli (Pdl-Fi) e Rosa (Lb-Fdi).