Lunedì 19 agosto alle ore 11.30 nell’Auditorium dell’Istituto si terrà l’incontro con la presidente della Fondazione Nadia Toffa nonché madre di Nadia la signora Margherita Rebuffoni.
L’Irccs Crob e la Fondazione Toffa, infatti, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per l’attuazione del “Progetto Francesca”. Si tratta di un accordo in tre punti con l’obiettivo di dare accesso alle cure di ultima generazione ai pazienti affetti da forme rare ed aggressive di cancro. Il progetto della Fondazione dedicata al ricordo della giornalista, conduttrice e inviata de Le Iene Nadia Toffa, è in memoria di Francesca Libutti, anch’essa una giovane paziente recentemente scomparsa a seguito di una diagnosi di glioblastoma multiforme in cura all’Irccs Crob.
All’evento sarà presente l’avvocato Elda Libutti sorella di Francesca mentre le conclusioni sono affidate all’assessore alla Salute e alle Politiche della Persona Cosimo Latronico.
La prima fase del protocollo d’intesa prevede di offrire l’accesso alle migliori e più moderne terapie oncologiche sulla base dei profili genetici della malattia, la cosiddetta medicina personalizzata.
Il responsabile scientifico pro bono della Fondazione Nadia Toffa Onlus Giannicola Genovese e il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia del Crob Grazia Lazzari coordineranno lo studio individualizzato dei pazienti.
La seconda fase prevede lo stanziamento di due borse di formazione per doctoral o postdoctoral fellows nella misura di 50.000 dollari ognuna, per la durata di un anno, presso il dipartimento di medicina genomica, University of Texas, MD Anderson Cancer Center. L’obiettivo del finanziamento è la formazione di professionisti nel settore della genomica del cancro per lo sviluppo di un programma competitivo di diagnostica clinica molecolare presso il Crob per servire il territorio della rete oncologica lucana e regioni limitrofe.
La terza fase prevede lo sviluppo di un programma di ricerca competitivo che sarà focalizzato sull’identificazione dei meccanismi genetici e molecolari coinvolti nella resistenza a chemio e radioterapia nel Glioblastoma Multiforme una delle forme più aggressive di cancro sia in pazienti pediatrici che adulti. Inoltre, il progetto si prefigge di facilitare la sovvenzione delle ASL, su tutto il territorio nazionale, per il dispositivo elettromagnetico “caschetto Optune”, a vantaggio dei pazienti affetti da glioblastoma multiforme e per fornire supporto alle loro famiglie.
“Siamo orgogliosi di essere stati scelti come co partner del progetto dalla Fondazione Toffa che opera a livello nazionale – afferma il direttore generale del Crob Massimo De Fino che prosegue – grazie a questo impegno potremo dare una preziosa opportunità di cure ad altissimo livello ai pazienti affetti da forme rare e aggressive di tumore, come il glioblastoma multiforme”.