La Fials dichiara lo stato di agitazione della Sanità Lucana: ”diritti lesi” in seguito al riordino del Servizio Sanitario Regionale. Di seguito la nota integrale.
La Fials, ricorre alle autorità Prefettizie di Potenza attivando la procedura di raffreddamento e conciliazione” ai sensi della Legge 146/90, come modificato dalla legge 83/2000, chiedendo la convocazione della Regione Basilicata e delle Aziende Regionali coinvolte nella procedura di riordino del Servizio Sanitario Regionale.
Lo dichiarano la Segretaria Regionale Fials, Luciana Bellitti, e il Segretario Provinciale Fials di Potenza e delegato della Segreteria Regionale Confsal, Giuseppe Costanzo.
Nonostante la richiesta di mettere in campo ogni mezzo e soluzione a sostegno delle difficoltà registrate in seguito ai processi di unificazione, integrazione e riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, sulla base delle previsioni della Legge Regionale n. 2/2017 del 12 gennaio 2017, nessuna risposta è pervenuta, creando un clima di tensione e conflitto e ledendo i lavoratori, a cui sono stati addirittura negati i diritti acquisisti nelle aziende cedenti.
Costanzo – dichiara – che pur tenendo presente il processo di riforma, non trova nessuna giustificazione il fatto che, molti lavoratori dipendenti vedano inspiegabilmente lesi diritti già acquisiti presso le Aziende uscenti al momento della prosecuzione del rapporto con le Aziende subentranti ASP di Potenza e A.O. San Carlo di Potenza.
Costanzo, sottolinea le “anomalie” segnalate alla Fials: diritti quali ferie maturate e non fruite, ore di lavoro straordinario, festività, etc. inconcepibilmente AZZERATI dalle Aziende subentranti, come se la prosecuzione dei rapporti, contrariamente alle previsioni della L.R. Basilicata n. 2 del 2017 (cfr. art. 5), avvenisse senza soluzione di continuità. Inspiegabili sono i ritardi del pagamento delle diverse indennità come indennità di disagio, straordinario, reperibilità, assegni familiari e, per il personale del 118 ex ASM di Matera, revoca dell’indennità di “sub Intensiva”.
I dipendenti non possono e non devono perdere diritti già acquisiti a causa e per effetto della riorganizzazione in atto e della prosecuzione dei rapporti di lavoro con le Aziende Subentranti.
Costanzo, conclude, che sarà l’ennesimo tentativo di confronto proteso alla soluzione delle diverse problematiche nel chiedere alla Regione Basilicata di farsi parte attiva ed intervenire nel confronto delle Aziende Sanitarie coinvolte a garanzie dei diritti acquisiti dai dipendenti, riservando la possibilità di ricorrere ad ogni strumento, anche presso le Autorità giudiziarie, per tutelare i dipendenti coinvolti