“La forza di AIRC sul territorio. L’impatto per la cura del cancro”. E’ il tema dell’incontro organizzato nel pomeriggio al teatro Guerrieri di Matera da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro in occasione del meeting dei Presidenti dei suoi Comitati Regionali.
Un’occasione per raccontare l’impegno di Fondazione AIRC, valorizzando il contributo del territorio e i risultati ottenuti dai ricercatori grazie ai finanziamenti erogati da AIRC a progetti di prevenzione, diagnosi e cura del cancro.
Sul palco l’assessore al Lavoro e allo Sviluppo Economico Michele Casino, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi e l’arcivescovo di Matera-Irsina, Pino Caiazzo. Sono intervenuti il Presidente nazionale di Fondazione AIRC, Andrea Sironi, il Presidente del Comitato Basilicata AIRC, Saverio Calia, il direttore scientifico di Fondazione AIRC, Federico Caligaris Cappio e due ricercatori finanziati da AIRC, il professor Alberto Mantovani, immunologo di fama internazionale, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale e la dottoressa Giovanna Grimaldi, lucana d’origine e impegnata presso il CNR di Napoli.
L’evento è stato organizzato per l’impegno di Fondazione AIRC per la divulgazione, la prevenzione e il sostegno alla ricerca sul cancro valorizzando il ruolo cruciale dei volontari sul territorio. Fondazione AIRC, il principale ente di finanziamento della ricerca indipendente in Italia e spina dorsale della ricerca oncologica con un finanziamento nel solo 2024 di oltre 143 milioni di euro, è infatti radicata nel territorio grazie a 17 Uffici Regionali e 20mila volontari che permettono di arrivare ai propri sostenitori dalle grandi città fino ai piccoli centri.
Dopo i saluti dell’assessore al Lavoro e allo Sviluppo Economico Michele Casino, del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, e dell’arcivescovo di Matera-Irsina, Pino Caiazzo, Saverio Calia, “primo volontario” AIRC della regione, ripercorre i parallelismi tra la sua vita personale e professionale culminati nella presidenza nel 2014. “Lo svolgimento del convegno proprio a Matera ha un particolare significato per me, in quanto idealmente dedicato al ricordo di mio padre, Liborio Vincenzo Calia, nel 25° anniversario dalla sua scomparsa. È a lui, infatti, che si deve l’inizio dell’impegno dell’azienda Calia Italia nel sostenere la ricerca sul cancro” – dichiara l’architetto Saverio Calia, Direttore Generale Marketing & Sviluppo Calia Italia e Presidente del Comitato Basilicata di Fondazione AIRC.
Il presidente nazionale di Fondazione AIRC, Andrea Sironi, sottolinea il ruolo centrale dei volontari sul territorio, ringraziando tutti i Presidenti dei Comitati Regionali per il tempo e l’impegno che, proprio in qualità di volontari, dedicano alla missione di AIRC, promuovendo iniziative, raccogliendo fondi e sensibilizzando sugli obiettivi della Fondazione. “Se AIRC è un punto di riferimento per la comunità scientifica italiana e per coloro che affrontano il cancro, è anche grazie al contributo di oltre 20.000 volontarie e volontari. Chi regala ad AIRC tempo, impegno e competenze è parte integrante e vitale della nostra Fondazione, ci consente di mantenere un legame stretto e concreto con i sostenitori e di coinvolgerli nella nostra missione. Il volontariato ha un ruolo attivo e cruciale nella raccolta dei fondi con cui possiamo garantire a 6.000 ricercatori il supporto necessario per far progredire la ricerca sul cancro e trasferirla in cure sempre più efficaci e accessibili” – dichiara in chiusura del suo intervento Andrea Sironi – “Sono orgoglioso di essere anche io un volontario AIRC, parte di questa comunità straordinaria a cui va il mio personale ringraziamento.”
Il Direttore Scientifico di AIRC, Federico Caligaris Cappio, ricorda alcuni risultati chiave raggiunti dai ricercatori AIRC e sottolinea l’impegno della Fondazione nell’ideare nuovi bandi per sostenere le carriere dei giovani ricercatori, tra i quali un bando dedicato ai giovani talenti della scienza del Sud Italia. “Per Fondazione AIRC è centrale la crescita di una nuova generazione di ricercatori. Gran parte dei nostri sforzi sono rivolti a sostenerli, perché sappiamo che senza ricerca non c’è futuro. Molti dei nostri scienziati sono titolari di un Investigator Grant, uno dei nostri bandi più prestigiosi della durata di cinque anni, tra questi anche Alberto Mantovani, sostenuto per gran parte della sua carriera. Questi progetti sono degli eccellenti incubatori per i giovani scienziati di talento che trovano in questi gruppi terreno fertile per crescere.”
A confermare le parole del Direttore Scientifico, la testimonianza della dottoressa Giovanna Grimaldi, ricercatrice di origine lucana sostenuta da AIRC con un bando SIS, il Southern Italy Scholars, che offre a ricercatori sotto i 45 anni la possibilità di avviare o di consolidare un laboratorio di ricerca oncologica indipendente in Italia meridionale o insulare. “Sono molto felice ed emozionata di essere qui, a rappresentare i miei colleghi, insieme a tutti voi – dichiara la dottoressa Grimaldi presso l’Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli – “La Fondazione AIRC è stata, per me, fondamentale fin dall’inizio. Mi ha supportato nella formazione, fatto crescere al fianco dei migliori scienziati ed ha nutrito il mio desiderio di contribuire alla ricerca. Oggi, grazie al grant SIS, ho la preziosa possibilità di coordinare un nuovo laboratorio e sviluppare i miei progetti. Il mio obiettivo è individuare una nuova strategia per superare la resistenza alle terapie nel cancro al seno, attraverso anche un approccio multidisciplinare. Spero un domani di poter portare le mie competenze e conoscenze qui in Basilicata.”
A chiudere l’incontro, infine, una vera e propria figura di riferimento della ricerca scientifica, il Professor Alberto Mantovani, immunologo di fama internazionale, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas, professore emerito Humanitas University e Presidente Fondazione Humanitas per la Ricerca, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale. “AIRC mi ha sempre sostenuto anche quando nessuno credeva nelle mie, nelle nostre intuizioni. C’è voluto del tempo, insuccessi, e molta fiducia, per riuscire ad arrivare ai risultati di oggi ma non ho mai smesso di crederci, di credere nel mio sogno grazie al sostegno costante ricevuto a livello economico da parte di AIRC, ma anche agli straordinari collaboratori che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso. Non bisogna aver paura di sognare, questo è quello che voglio dire ai giovani. La ricerca scientifica è fatta di dettagli e accuratezza, sono i mattoni che costituiscono il nostro sapere, affinché diventi di tutti.”
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)