Gruppo Consiliare M5S Miglionico in una nota commenta la protesta dei trapiantati e dei dializzati, rappresentati a Matera dal signor Giannella, una protesta che racconta l’altra faccia della festa di Capodanno in diretta su Rai Uno.
Il Capodanno Rai a Matera è stato un grande successo mediatico ma, smaltita la sbornia di questi giorni, il nostro pensiero non puó che andare ai tanti lucani che a San Silvestro hanno avuto ben poco da festeggiare.
La festa materana ha offerto al mondo un’immagine straordinaria della città di Matera e della Basilicata ma i lucani sono ben coscienti di quanto sia diversa la realtà della nostra regione.
Le immagini del Sig. Antonio Giannella che, armato di cartello, ha portato in piazza la protesta dei trapiantati e dei dializzati che, ormai da un anno, non percepiscono piú alcun contributo regionale, rappresentano la fotografia piú realistica di una regione governata da individui che ormai badano solo ed esclusivamente alle apparenze ed al successo elettorale, lasciando in condizioni di assoluta povertà persone che, impossibilitate al lavoro, spesso si trovano a dover sopravvivere con la misera pensione di invalidità (290 euro mensili).
Nella medesima condizione si trovano, da tre mesi, anche i malati di Sla, che non stanno piú ricevendo i fondi regionali utili per potersi pagare l’assistenza.
Questa situazione, oltre a creare enormi disagi a persone che già vivono un enorme dramma personale e familiare, sta mettendo nei guai anche le famiglie di coloro che prestano assistenza a queste persone e che da mesi non stanno percependo lo stipendio.
A tutto ció si aggiungono le difficoltà di accesso ai servizi domiciliari di fisioterapia e riabilitazione che, a causa degli esigui fondi messi a disposizione delle strutture convenzionate, vanno quasi sempre a singhiozzo.
Di fronte a tutto ciò, coloro che amministrano la nostra regione ed in particolar modo il PD, forse troppo impegnati a sedare le diatribe interne al partito e a gestire i flussi migratori di questo o quell’esponente di spicco, non sanno far altro che specchiarsi ed autoglorificarsi per i risultati ottenuti, ignorando totalmente il grido di dolore di molti cittadini lucani.
A questi signori vorremmo ricordare che non esiste gloria senza giustizia e non esiste cultura senza uguaglianza.
Vergogna!