L’associazione Italiana Celiachia ha inviato una lettera apert aalla Regione Basilicata per richiedere la programmazione della vaccinazione anti Covid per i pazienti celiaci, così come già è avvenuto in diverse regioni, secondo le ultime indicazioni del Ministero della Salute. L’iniziativa è stata promossa per salvaguardare il diritto alla salute dei circa 1700 celiaci residenti in Basilicata. Di seguito il testo integrale inviata da Rocco Laguardia, segretario AIC Basilicata APS.
con la presente torniamo a segnalarvi la necessità di modificare le modalità di vaccinazioni anti COVID per i pazienti affetti da patologie croniche.
Già il 25/02/2021, con una nota sottoscritta dai rappresentanti di diverse associazioni di pazienti portatori di diverse morbilità autoimmuni, era stato richiesto di avviare in maniera celere la vaccinazione anti COVID.
Nonostante a questa nota non sia mai seguita nessuna comunicazione da parte vostra, non si è più insistito sulla questione, comprendendo e condividendo con voi la scelta di mettere al sicuro e, quindi, di vaccinare prima le categorie più fragili, come gli ottantenni, i settantenni, il personale sanitario, il personale della scuola, il personale delle forze dell’ordine, le persone estremamente fragili.
Oggi, tuttavia, considerato che tutte le categorie sopra elencate sono state già vaccinate, grazie alla campagna di vaccinazione da voi avviata nelle settimane scorse su tutto il territorio regionale, crediamo che sia arrivato il tempo di avviare le vaccinazioni dei pazienti affetti da patologie croniche, come del resto già sta avvenendo in diverse regioni d’Italia, nel rispetto della tabella 4 pubblicata dal Ministero della salute.
In particolare, poi, parlando della malattia celiaca, patologia autoimmune ben diffusa in tutta Italia, vi chiediamo di uniformare le modalità di vaccinazione anti COVID per i malati di celiachia (e di tante altre patologie autoimmuni) a come viene già fatto in diverse regioni (Lazio, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia). Infatti, in queste regioni, i celiaci, al pari di altre categorie fragili, hanno priorità di vaccinazione, inserendo il codice d’esenzione (059) legato alla propria tessera sanitaria.
Non vogliamo discutere del metodo delle scelte operate dalla Regione fino ad oggi, che certamente hanno portato la nostra Regione a raggiungere ottimi risultati nel panorama nazionale, ma vogliamo dare il nostro contributo per sollecitarvi a cogliere questa occasione per fare ancora meglio, nel pieno rispetto delle disposizioni del Ministero della Salute.
Ben consapevoli, del ruolo delle associazioni di volontariato e della consolidata collaborazione con la pubblica amministrazione, vi chiediamo di prendere in considerazione la nostra richiesta, che non mira a richiedere precedenza rispetto alle tante categorie di pazienti estremamente fragili della nostra comunità, ma che tende solo ad evitare confusione, allarmismo e discriminazioni di trattamento tra pazienti celiaci di regioni diverse.