L’ospedale di Lagonegro rappresenta una strategica porta di accesso delle limitrofe regioni alle prestazioni sanitarie garantite dal Servizio sanitario lucano. Lo dimostrano i dati resi noti dal direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera: il 40 per cento dell’attività del nosocomio, infatti, nel 2023 è stato rivolto a pazienti provenienti da fuori regione. Performance positiva in linea con le statistiche legate alle prestazioni ambulatoriali (189.586 nel 2023) e di ricovero, passati da 4.659 nel 2019 (pre-Covid) a 4.917 nel 2023, “con un parallelo incremento – spiega Spera – della complessità delle prestazioni, fattore sintomatico della qualità delle stesse”.
“L’ospedale di Lagonegro – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico – offre un importante contributo alla mobilità attiva. Il dato del 2023 registra un’ulteriore crescita quest’anno, a dimostrazione dell’efficacia delle azioni di ripresa delle attività nel presidio lagonegrese messa in campo dall’Azienda ospedaliera, recentemente confermata dal Piano Nazionale Esiti dell’Agenas. L’organizzazione messa in piedi – aggiunge Latronico – ha consentito non soltanto di garantire la continua erogazione dei servizi attivi nel pre-Covid (superando criticità che avrebbero potuto portare a interruzioni in ambiti molto delicati, quali il Pronto Soccorso), ma anche di avviarne di ulteriori sulla base delle istanze di salute dell’area, prevedendo lo spostamento di specialisti anziché di pazienti. Basti pensare ai DH di Oncologia e di Ematologia, che hanno finalmente eliminato il disagio degli spostamenti ai pazienti, agli ambulatori di terapia del dolore previsti da una disposizione normativa disattesa da oltre un decennio, alle prestazioni di endoscopia per esterni, alle visite di chirurgia senologica, all’attività ambulatoriale ed interventistica in otorinolaringoiatria”.
“Un’azione di rilancio che – secondo quanto annunciato dal dg Spera – proseguirà nel prossimo mese di settembre con l’attivazione delle agende ambulatoriali di oculistica e, entro la fine del 2024, della chirurgia della cataratta. La crescita, oltre che dalla pressoché totale sostituzione delle tecnologie elettromedicali con nuove e performanti apparecchiature – aggiunge Spera – è stata favorita anche da programmi di integrazione delle risorse umane operanti in tutti e cinque gli ospedali aziendali.
Su quest’ultimo tema, va rimarcato come l’Aor abbia definito il fabbisogno di personale secondo linee guida nazionali, garantendo l’osservanza dei previsti standard assistenziali; il recente completamento dei concorsi per tecnici di radiologia, per tecnici di laboratorio e per operatori socio-sanitari consentirà di completare l’attuazione del piano triennale dei fabbisogni, assicurando un sensibile rafforzamento anche di tali figure.
Strategica, sempre sul piano delle risorse umane, è risultata la copertura di ruoli apicali, spesso assenti da lungo tempo, quali la direzione del Pronto Soccorso – rafforzata dall’istituzione di una struttura semplice per le urgenze mediche – nonché di Medicina Interna e di Chirurgia, le cui procedure sono in corso di espletamento”.