Sabato 31 gennaio 2015 ritornano anche nelle piazze di Matera le Arance della Salute di AIRC per combattere il cancro anche a tavola.
Nuovo appuntamento con “Le Arance della Salute”, scelte dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per ribadire l’importanza della corretta alimentazione nella prevenzione dei tumori. Sabato 31 gennaio ventimila volontari, in molti casi affiancati dai ricercatori, saranno presenti in 1.750 piazze per distribuire oltre 303.000 reticelle di arance rosse italiane. Con un contributo di 9 euro sarà così possibile portare a casa una scorta di vitamine e sostenere concretamente la ricerca oncologica per dire tutti insieme ‘Contro il cancro, io ci sono’.
Con “Le Arance della Salute” si apre ufficialmente il Cinquantesimo di AIRC.
Cinquant’anni di coraggio contro il cancro e di impegno nella ricerca per portare risultati dal laboratorio ai pazienti.
I più recenti studi confermano che quasi il 70 per cento dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening e diagnosi precoce. Quattro tumori su dieci in Europa sono provocati da stili di vita scorretti e da fattori ambientali. Tra le patologie più frequenti, i tumori al seno, colon e prostata. In Italia ogni anno 52.000 persone ricevono una diagnosi di tumore al colon, 48.000 donne di tumore al seno, 36.000 uomini di tumore alla prostata (Fonte “I numeri del cancro in Italia 2014” pubblicati da AIRTUM e AIOM il 25 ottobre 2014).
Proprio per ribadire l’importanza di un’alimentazione sana e protettiva, AIRC ha scelto ancora una volta l’arancia rossa, frutto dalle eccezionali proprietà grazie agli antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti, e al quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Le “Arance della Salute”, tutte di origine italiana, coltivate in Sicilia, Calabria e Sardegna, saranno distribuite dai ventimila volontari AIRC sabato 31 gennaio in 1.750 piazze in tutto il Paese.
“Con le Arance della Salute puntiamo a raccogliere 2 milioni e 700 mila euro – sottolinea Maria Ines Colnaghi, Direttore Scientifico AIRC – Si tratta del primo raccolto di risorse economiche per il 2015, fondamentali per consentire ad AIRC di continuare a sostenere i progetti di formazione e specializzazione dei migliori giovani talenti della ricerca oncologica italiana e contemporaneamente garantire un sostegno sicuro e costante ai programmi di ricerca pluriennali, indispensabili per raggiungere nuovi traguardi scientifici”.
“Cinquant’anni sono, anche nella vita, il momento per fare un bilancio di quanto si è compiuto e dei traguardi raggiunti – continua Maria Ines Colnaghi – Nel 1965 pensare di raccogliere fondi per la ricerca scientifica in Italia era un’idea coraggiosa e all’avanguardia. Cinquant’anni fa chi si ammalava di cancro sapeva di avere i giorni contati nella grande maggioranza dei casi. Oggi, nonostante ogni giorno in Italia vengano diagnosticati mille nuovi casi di tumore, molti vengono curati con successo grazie ai progressi della ricerca. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi nel nostro Paese è del 63% per le donne e 57% per gli uomini (nel 1990 era rispettivamente del 53% e 39%) e risulta particolarmente elevata in tumori frequenti come quello del seno (87%) e della prostata (91%)”.
L’incontro di oggi vuole portare l’attenzione sull’allarme obesità e sulla correlazione tra alimentazione, stili di vita e cancro.
L’American Society of Clinical Oncology ha recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, la rivista più autorevole per l’oncologia medica mondiale, una dichiarazione sul ruolo dell’obesità nel cancro, sottolineando la stretta relazione tra obesità addominale, maggiore incidenza di tumore e abbassamento dell’età dei soggetti malati. Inoltre i dati su tumore del seno, colon retto e prostata chiariscono che la presenza di obesità addominale al tempo della prima diagnosi riduce fino al 75% la capacità di rispondere ai protocolli di terapia e la probabilità di guarigione a 5 anni dalla diagnosi per alcuni casi, ad esempio per le donne in pre-menopausa per tumore al seno.
“Come sottolineato da una recente pubblicazione, un terzo dei tumori, tra cui quello del colon, è prevalentemente dovuto a fattori ambientali e genetici che agiscono su un tessuto caratterizzato da un più alto numero di cellule staminali replicanti. La prevenzione primaria ha un impatto determinante nel ridurre il rischio”, spiega Luigi Ricciardiello, Professore Associato di Gastroenterologia presso Alma Mater Studiorum Università di Bologna. “Dal 1980 al 2008 la prevalenza di obesità è raddoppiata in tutto il mondo con 1.5 miliardi di persone sovrappeso e 600 milioni di obesi (con un indice di massa corporea > 30). I dati sono allarmanti soprattutto quelli che riguardano l’obesità giovanile che ha un trend in crescita. Gli studi epidemiologici dimostrano che l’obesità è un fattore di rischio per il cancro del colon ed è tanto più alto quanto più lunga è l’esposizione all’obesità, indicando che il cancro è fortemente influenzato dall’alimentazione e dagli stili di vita. Particolarmente preoccupante è l’aumento dei casi di cancro colorettale nella popolazione giovanile, legato prevalentemente agli stili di vita. Le ricerche però hanno anche dimostrato che il consumo di frutta, verdura ed omega-3 hanno un effetto preventivo sullo sviluppo di questa malattia. Ugualmente le popolazioni che assumono dieta mediterranea sono protette dallo sviluppo di cancro colorettale”.
Stili di vita e consumi alimentari sono sempre più al centro degli studi internazionali come testimoniano anche i risultati di EPIC, grande progetto prospettico europeo condotto su 500.000 persone che in Italia, grazie al finanziamento di AIRC, prende in esame un campione di 40.000 volontari.
“La dieta mediterranea ha un effetto protettivo per molte malattie croniche e in particolare per i tumori – racconta Carlotta Sacerdote, Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e Coordinatrice del centro di Torino per lo studio EPIC – non è però ancora stato chiarito totalmente quali alimenti/nutrienti, di cui è ricca la dieta mediterranea, siano i portatori dell’‘effetto benefico’ per la salute. Forse non è un alimento/nutriente specifico ma una combinazione di pattern alimentare e stile di vita. La ricerca che sto conducendo grazie ai finanziamenti di AIRC ha proprio l’obiettivo di far luce sui meccanismi dell’azione protettiva di questo tipo di dieta, studiata nel suo complesso e non come singoli alimenti, andando ad indagare le modificazioni epigenetiche e soprattutto le modificazioni dei livelli di metilazione del DNA associate ai diversi pattern alimentari e come questi influiscano sull’incidenza dei tumori, in particolare su quelli della mammella e del colon”.
Testimonial AIRC da molti anni anche Benedetta Parodi ricorda l’importanza della corretta alimentazione: “Mangiare sano è il primo passo per vivere sani. La salute si conquista anche a tavola. È da piccoli che si impara a mangiare sano per questo noi mamme abbiamo una grande responsabilità. Oggi sappiamo che il trenta per cento dei tumori nasce proprio a tavola quindi è importante che i nostri ragazzi conoscano la varietà degli alimenti. Io stessa che ho tre figli non faccio mai mancare verdura e frutta fresca. In casa nostra iniziamo già dalla prima colazione con una bella spremuta di arance rosse, come queste di AIRC, con il 40% in più di vitamina C rispetto ad altri agrumi”.
Sabato 31 gennaio insieme ai volontari, che sono protagonisti anche nell’immagine della campagna con i volti di Michela, avvicinatasi ad AIRC dopo la scomparsa della madre, e di Camilla, sedicenne guarita dal cancro, impegnata come volontaria anche in ospedale, scenderanno in piazza moltissimi dei 5.000 ricercatori finanziati da AIRC.
“Essere protagonista di questa iniziativa è una grande emozione – racconta Michela – rappresentare i ventimila volontari di AIRC che sostengono la ricerca è per me molto importante”. “La mia malattia è diventata come una missione – aggiunge Camilla – il fatto di poter aiutare gli altri dando un messaggio di speranza è fondamentale per consentire a chi è malato di guardare al futuro senza abbattersi”.
Inoltre per aiutare gli italiani ad adottare abitudini sane a tavola, con le reticelle da 2,5 kg di “Arance della Salute” – la cui provenienza e qualità sono garantite da Coldiretti-FAI (Firmato Agricoltori Italiani) e FRUITIMPRESE Sicilia – viene distribuita la guida “50 anni di ricerca a tavola” con utili consigli per la prevenzione del cancro a tavola e gustose e sane ricette, realizzate dal cuoco Sergio Barzetti in collaborazione con La Cucina Italiana.
Anche il mondo della scuola scende in campo al fianco di AIRC con “Cancro, io ti boccio”: in circa 600 scuole l’iniziativa è anticipata a venerdì 30 gennaio, quando bambini e ragazzi, insieme ai loro genitori e agli insegnanti, diventano volontari per un giorno distribuendo “Le Arance della Salute”.
Fino al 9 febbraio sarà online lo speciale sito arancedellasalute.it con informazioni specifiche su corretti stili di vita, tante ricette della salute a tema arance e le indicazioni su dove trovare la piazza più vicina. Inoltre per tutti gli utenti ci sarà la possibilità di partecipare all’iniziativa “Contro il Cancro, io ci sono” caricando una propria fotografia che sarà rielaborata a mosaico nel wall rappresentato da una grande arancia e potrà poi essere condivisa sui social con l’hashtag #iocisono.
Appuntamento quindi sabato 31 gennaio nelle piazze con i volontari di AIRC per fare il pieno di vitamine e sostenere con una donazione il lavoro dei ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile.
Per trovare le Arance della Salute
airc.it oppure numero speciale 840 001 001
AIRC: Da 50 anni con coraggio, contro il cancro.
Nel 2015 l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo di mezzo secolo di attività: cinquant’anni di sostegno alla ricerca oncologica, per portare i risultati dal laboratorio al paziente. Quando nacque AIRC nel 1965 non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia. Ma coraggio e non follia è stato ciò che ha guidato i soci fondatori. Dalla lunga presidenza di Guido Venosta AIRC è cresciuta: da associazione solo milanese a realtà presente in tutto il territorio nazionale con 17 comitati regionali. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 905 milioni di euro per progetti di ricerca condotti in laboratori di istituti, università e ospedali in tutta Italia; e oltre 36 milioni di euro per borse di formazione a giovani ricercatori (*). Il coraggio ancora oggi unisce tutti i protagonisti di AIRC: i 5000 ricercatori che svolgono con passione e impegno un lavoro senza certezze, i pazienti e le loro famiglie che si affidano alla ricerca per guardare al futuro con la speranza che il cancro diventi sempre più curabile, i volontari che dedicano il loro tempo alle iniziative dell’Associazione e i donatori che sostengono la ricerca con il loro contributo. Scopri la storia che, con coraggio, tutti insieme stiamo scrivendo da 50 anni su lanostrastoria.airc.it.
(*) dati attualizzati e aggiornati al 31 dicembre 2013
“Le Arance della Salute” | Le iniziative dei partner
In occasione del Cinquantesimo di AIRC e delle “Arance della Salute” partner esclusivi sono al fianco di AIRC per sostenere la ricerca sul cancro con diverse iniziative.
Autogrill
Autogrill, primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia, entra a far parte della squadra dei partner di AIRC confermando l’impegno che l’Azienda da tempo dedica alle iniziative di responsabilità sociale. Nell’anno che celebra i 50 anni dell’Associazione e in occasione della campagna Le Arance della Salute, per tutto il mese di febbraio in più di 500 punti vendita Autogrill, è possibile acquistare il “menù mattina”: caffè (o cappuccino), brioche e la “spremuta della ricerca” fatta con le arance rosse italiane, scelte anche da AIRC. Con un piccolo contributo aggiuntivo, i clienti Autogrill potranno così fare il pieno di vitamine e sostenere la ricerca italiana sul cancro.
Eataly
La famiglia di Eataly – negozi e ristoranti che mettono al centro i produttori e i cibi di qualità, con vendita, ristorazione e didattica – ha aderito alla campagna di AIRC. Per tutto il mese di febbraio nei suoi locali di Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Monticello, Piacenza, Pinerolo, Roma e Torino Lingotto offrirà una “Special Edition” di spremuta di arance rosse per contribuire al finanziamento dei 5.000 ricercatori sostenuti dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Per ogni spremuta Eataly donerà 0,50 cent ad AIRC e offrirà ai propri clienti l’utile guida “50 anni di ricerca a tavola”.
La Cucina Italiana
Per il settimo anno consecutivo si rinnova la collaborazione con La Cucina Italiana, il più antico e diffuso mensile italiano di gastronomia e cultura alimentare. Per sostenere le Arance della Salute il celebre magazine si impegna, insieme ad AIRC, a diffondere il valore di un’alimentazione sana che non debba però rinunciare al gusto. La redazione ha realizzato per tutti i suoi lettori una serie di approfondimenti e contenuti speciali che verranno divulgati sia nell’edizione cartacea, sia in quella web.
NH Hotel Group
NH Hotel Group – Italia è la catena leader nel mercato nazionale in grado di soddisfare le esigenze di una clientela business e leisure con 51 alberghi in 27 città. In occasione del Cinquantesimo anniversario di AIRC, NH Hotel Group supporterà la ricerca oncologica italiana con una serie di attività. Dal 15 gennaio al 15 febbraio, l’offerta ristorativa di selezionate strutture del Gruppo si arricchirà di deliziose ricette a base di arance certificate AIRC. Per ogni piatto ordinato NH Hotel Group donerà un euro alla ricerca. Nello stesso periodo partirà una campagna annuale di informazione e sensibilizzazione sui temi della ricerca scientifica e dei corretti stili di vita dedicata ai dipendenti della catena.
SaldiPrivati e ePRICE
SaldiPrivati e ePRICE, società che fanno parte di Banzai – gruppo leader in Italia nel settore e-commerce e digital media – inaugurano il terzo anno al fianco di AIRC confermandosi preziosi partner dell’Associazione. In occasione delle Arance della Salute infatti rinnovano l’impegno, dimostrato in questi anni, in favore della ricerca scientifica oncologica. SaldiPrivati e ePRICE devolveranno ad AIRC il 3% del fatturato di sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio.
Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia
JRE Italia partecipa alle attività di comunicazione delle Arance della Salute schierando una rappresentanza dei suoi 81 giovani e talentuosi chef per condividere l’impegno di AIRC nel promuovere la sana alimentazione, indispensabile per contribuire a prevenire il cancro a tavola. Gli «ambasciatori» JRE Italia invitano gli appassionati di cucina a sostenere la ricerca sul cancro e offrono sane e gustose ricette a base di arance per mettere in pratica i consigli degli esperti.